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INTERNET E LA SUA LIBERTA'
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Comunicato 
11 luglio 1998 0:00
 


COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC

SICUREZZA IN INTERNET: VOTO DELL'EUROPARLAMENTO
INTERNET E LA SUA LIBERTA' FANNO PAURA
L'ADUC DENUNCIA IL PERICOLO DI CENSURA

Firenze, 11 Luglio 1998. L'Europarlamento ha approvato un piano d'azione per mettere filtri che rendano Internet piu' sicura, per frenare la diffusione di siti pedofili, violenti, razzisti e contro tutti i contenuti che rischiano di porre in pericolo sicurezza nazionale ed economica, tutela della dignita' umana, dell'informazione, della sfera privata, della salute e della proprieta' intellettuale.
"La liberta' di comunicazione e di informazione attraverso Internet, e' in grande pericolo". Cosi' interviene il presidente nazionale dell'Aduc, Vincenzo Donvito, che continua: "Per cercare di far digerire una purga amarissima, l'Europarlamento sta strumentalizzando lo sdegno popolare che ha caratterizzato alcuni episodi di violenza sessuale su bambini. In nome della salvezza dei piccoli, si fa strumento di violenza alla liberta' di comunicazione e di informazione. Se cosi' non fosse, perche' non si e' limitato a porre il problema della violenza sui minori? Invece e' andato oltre, con la tutela della sicurezza nazionale (quale nazione? Quella europea, che non esiste?), quella economica, umana, sanitaria, intellettuale, etc ... ... insomma vuole stabilire cio' che e' buono e cio' che non lo e'. Il termine per definire questo, e' CENSURA. Tutti i censori sono tali a fin di bene, di un loro bene che, in virtu' dei poteri che hanno, diviene pubblico. E' cosi' anche per l'Europarlamento, confortato da leggi nazionali sulla privacy che, come quella italiana, se applicate bloccherebbero qualunque attivita' di scambio economico ed interpersonale.
Noi crediamo che le leggi che oggi disciplinano i mezzi di informazione e di comunicazione siano piu' che sufficienti anche per Internet. Non solo ma siamo impegnati per eliminare molte di queste norme, che spesso sono ostacolo alla liberta' di espressione. Le pubblicazioni con violenza su minori sono vietate; ed oltre a vietarle, cosa e' stato fatto? Niente, se non -speriamo- aumentare prevenzione e vigilanza. Perche' dovrebbe essere diverso con Internet? Perche' tutelare cio' che non ha a che fare con la materia? E' evidente che l'Europarlamento va oltre: controllare e condizionare Internet, uno dei massimi strumenti di liberta' e conoscenza, perche' individui liberi, informati e responsabili sono pericolo per chi vuole solo sudditi.
Non considerare Internet come un altro mezzo di comunicazione significa che si vuole imporre la censura, giocando sulla poca conoscenza dello strumento e strumentalizzando immagini forti come quelle della violenza sui minori.
Siamo eccessivi? Ricordiamo quel magistrato italiano che poche settimane fa ha sequestrato gli impianti di un fornitore di accesso ad Internet, perche' sul contenuto di uno dei milioni di documenti che vi comparivano, pendeva una querela: come se il gruppo editoriale Rcs fosse stato sequestrato perche' su una lettera pubblicata in un suo settimanale pendesse una querela.
Purtroppo non crediamo di essere eccessivi, ma lungimiranti. E per questo stiamo e staremo
 
 
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