testata ADUC
LEGGE CONSUMATORI ENTRA IN VIGORE
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
27 agosto 1998 0:00
 

L'INIZIO DEL NULLA CAMUFFATO DA DIRITTO
NUOVA BUROCRAZIA, NUOVI POTERI CONTROLLATI DA CHI DOVREBBE ESSERE IL CONTROLLATO: COME AMMAZZARE SUL NASCERE UN DIRITTO EMERGENTE E INDISPENSABILE. L'ADUC STA APPRONTANDO UN RICORSO ALLA CORTE COSTITUZIONALE PERCHE' LA LEGGE SIA INVALIDATA.

Firenze, 27 Agosto 1998. Entra in vigore il prossimo 29 agosto la nuova legge sui consumatori.
Interviene il presidente nazionale dell'Aduc, Vincenzo Donvito, per puntualizzare le posizioni dell'unica associazione che esprime critiche, e per annunciare le iniziative in merito:
Si sente da piu' parti che l'Italia avrebbe raggiunto l'Europa, ed e' vero, perche' abbiamo una legge. Ma ci si ferma qui, perche', intanto, la mitica Europa, tramite la Commissione, ha varato una modulistica per le contese tra produttori e consumatori che scavalca completamente la legge italiana: prevede, infatti, un'apertura di contenzioso da parte del consumatore, senza mediazione di un'associazione.
Con questa legge avremo piu' burocrazia e piu' poteri per chi usera' il denaro pubblico per avere piu' presenza sul territorio, e, per questo, apparire utile. Iniziative, denunce, proposte? Per questa legge hanno un valore solo per un'associazione che abbia una struttura come i patronati sindacali, che prendono soldi da coloro verso cui dovrebbero indirizzare le loro rimostranze. Un valore, quindi, puramente di facciata. Cosi' come la finta politica di privatizzazione delle grandi aziende di Stato, altrettanto e' stato fatto per il diritto dei consumatori. Nel primo caso lo Stato -con la golden share o senza- continua a controllare tutti gli ex-monopoli; nel nostro caso, sempre lo Stato, con il ministro dell'Industria, controlla i fruitori dei suoi servizi e dei suoi prodotti: e' questo ministero che presiede la commissione di controllo delle politiche in materia, in cui -non a caso- fanno parte anche le cooperative di produttori. Un vero e proprio pastrocchio che chiamiamo consumerocrazia.
L'Aduc non ha mai fatto parte di simili commissioni e continueremo cosi'. Ma non ci fermiamo: stiamo studiano la possibilita' di un ricorso che invalidi quella parte della legge che stabilisce come unica strada per il contenzioso quella delle associazioni dei consumatori. La legge stabilisce il diritto al consumo, ma nello stesso tempo lo ingabbia nel tramite obbligatorio delle associazioni. Viene creato un diritto non fruibile dal soggetto base di ogni norma, il cittadino, ma solo da aggregazioni a cui si da' potere di rappresentanza anche per chi non vi aderisce. Un precedente bocciato dalla Corte Costituzionale gia' esiste: la legge sui patti in deroga prevedeva l'obbligatorieta' della mediazione di un'associazione di inquilini e di proprietari immobiliari per la stipula di quei contratti, ma dopo due anni dall'approvazione la Consulta cancello' quest'obbligo. Ci domandiamo: perche' non dovrebbe essere altrettanto nel nostro caso?
Per il momento abbiamo affidato ai nostri avvocati e consulenti costituzionali lo studio di questo ricorso: e' il nostro biglietto da visita che presentiamo per l'inizio di questo
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
AVVERTENZE. Quotidiano dell'Aduc registrato al Tribunale di Firenze n. 5761/10.
Direttore Domenico Murrone
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS