La vicenda toscana di giudici, cancellieri e avvocati vaccinati prima dei soggetti realmente a rischio non finisce di stupire.
Inseriti alla chetichella (c’è voluto un po' prima che la vicenda emergesse)
fra le categorie con priorità di vaccinazione; eliminati alla chetichella dalle categorie con priorità (almeno fino a domenica scorsa c’erano ancora),
ora l’ Unione distrettuale degli ordini forensi della Toscana chiede alla Regione Toscana di reinserire gli avvocati fra le categorie prioritarie, chiamando alla conta chi è interessato al ripristino delle vaccinazioni con AstraZeneca per fare pressione sul governo regionale.
Evidentemente il clamore - mediatico e non - negativo della vicenda,
nonché la pubblica “disobbedienza” di un avvocato consulente Aduc, non hanno insegnato nulla. All’Ordine sono convinti di essere nel giusto, più a rischio degli ottantenni, dei commessi dei supermercati, dei volontari di pronto soccorso. Si stanno preparando all’azione politica di pressione con una sorta di petizione che – sottolineano – sarà utilizzata solo per il numero di adesioni, senza nomi e cognomi (
“caro collega, non ti mettiamo alla berlina”).
Bravi! Un ordine professionale che fa il suo dovere: difende, financo la vita, dei membri della sua corporazione.
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