Firenze, 19 Luglio 2007. Si e' tenuta stamane, presso il tribunale civile di Bari, dottor Giuseppe Rana, la prima comparsa di costituzione e risposta nel procedimento (ex art.700 cpc) che vede da una parte l'azienda Mallteam srl e dall'altra la nostra associazione. La Mallteam e' un negozio di vendita online di oggetti elettronici che ha chiesto al magistrato di oscurare un forum del settore "Di' la tua" del sito Internet dell'associazione, perche' si sentirebbe diffamata per i contenuti in esso riportati.
Questa azienda, da dicembre dello scorso anno, per sua esplicita ammissione, ha problemi di gestione, e li manifesta onorando non ingenti ritardi alla richiesta degli ordini che le vengono fatti via Internet, fino a provocare disdette degli ordini stessi (con rimborsi molto oltre i termini contrattuali previsti) e numerose denunce da parte degli acquirenti. Questi ultimi, da gennaio di quest'anno hanno aperto un forum di discussione sul nostro sito e, anche in modo "colorato" come spesso avviene per le discussioni in Rete senza moderazione, si sono scambiati esperienze e problemi: quasi un migliaio di interventi tra i quali avvocati che davano consigli e anche la polizia postale di Bari sempre in veste di consigliere per gli sfortunati acquirenti.
A giugno di quest'anno, senza la preventiva richiesta bonaria di trovare un comune accordo,
la Mallteam srl ci ha chiamati in giudizio per oscurare il forum ed ha depositato una querela penale per diffamazione.
Gli avvocati Emmanuela Bertucci e Claudia Moretti, dello studio legale dell'associazione, sono andate a Bari per difenderci ed
affermare con vigore la nostra volonta' e il nostro diritto ad esserci e a continuare a svolgere questo servizio di informazione per i consumatori. Al di la' della veridicita' di quanto pubblicato sul forum, lo scopo e la funzione dell'Aduc, ed in particolare delle rubriche di scambio fra consumatori, e' di creare
un luogo dove i consumatori raccontano e mettono a disposizione le proprie vicende ed esperienze, i propri dubbi e le proprie domande. Le "proprie" esperienze, appunto, con tutto il connotato di soggettivita' e parzialita' proprio di un racconto personale.
Ed e' anche grazie a questa liberta' e circolazione di informazioni non filtrate che il cittadino scopre e previene tranelli e cavilli dai quali difendersi. Censurare l'Aduc, ogni qualvolta si abbiano testimonianze negative, farebbe venir meno uno strumento prezioso per tutti i consumatori.
Anche se queste considerazioni sarebbero gia' sufficienti, nel caso poi della Mallteam parlare di diffamazione e' quanto mai .... azzardato!
Si ha diffamazione solo quando la notizia e' falsa. In questo caso, senza volersi sostituire ai giudici e agli inquirenti, la mole di segnalazioni che ci e' giunta, e non solo a noi, rende quanto mai probabile che quel che lamentano i consumatori sia davvero avvenuto. Se centinaia di persone raccontano vicende simili e concordanti, si puo' ragionevolmente ritenere che i fatti siano realmente accaduti.
Cio' rende ancor piu' utile il servizio e pericolosa la censura.
Oggi in tribunale c'e' stato il primo confronto fra le parti
ed e' stata consegnata la corposa difensiva da noi preparata e che, integralmente, puo 'essere letta a questo link:
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