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MULTE CON AUTOVELOX: FREQUENTI I CASI DI ARBITRIO.
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Comunicato 
24 novembre 1998 0:00
 

UNA MATERIA DA DISCIPLINARE CON REGOLE CHE EVITINO APPROSSIMAZIONE E CONFUSIONE: E' IN GIOCO LA LIBERTA' DI MOVIMENTO DEL CITTADINO.

Firenze, 24 Novembre 1998. Ieri, lunedi', l'Aduc si e' costituita parte civile in un processo a Lodi, per infrazione al codice della strada rilevata con Autovelox, sostenendo con il ricorrente che, non essendo le macchinette tarate, omologate a norma di legge e sottoposte a manutenzione come previsto dalla ditta fornitrice, non darebbero certezza dei rilievi, grazie ai quali poi vengono emesse multe salatissime e provvedimenti limitativi della liberta' di movimento del cittadino, fino alla sospensione o al ritiro della patente che, per molti che lavorano con l'ausilio dell'auto rappresenta un danno economico ingente.
. "La sicurezza stradale e' all'ordine del giorno di qualunque politica di mobilita', e proprio per questo necessita di un rapporto di fiducia tra utenti e tutori dell'ordine. Ma, cosi' come oggi e' congegnato l'Autovelox, si alimentano solo malumori e furbizie da parte degli utenti, e arroganza e approssimazione da parte dei tutori dell'ordine. Il risultato, oltre a danni economici gravi per l'utente, e' che, nonostante il moltiplicarsi di Autovelox sulle strade, gli incidenti aumentano, soprattutto grazie all'eccessiva velocita'" -cosi' interviene in presidente nazionale dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Oggi un episodio avvenuto in Toscana, sulla superstrada Firenze/Livorno, ci conferma che l'uso dell'Autovelox e' fatto in modo troppo approssimato, senza certezze tecniche che avvalorino i provvedimenti pesanti che vengono presi nei confronti dei trasgressori.
Ad un'automobilista sono arrivate due multe. La prima rilevata dall'Autovelox della polizia municipale del Comune di Lari (Pisa) alle ore 15.59 del 29 settembre scorso al Km. 58,7 in direzione Livorno/Firenze; la seconda rilevata dall'Autovelox della polizia municipale del Comune di Pontedera (Pisa) alle ore 16,04 sempre del 29 settembre, al Km. 52. In entrambi i casi la violazione non e' stata immediatamente contestata per motivi di sicurezza stradale: non c'erano piazzole di sosta vicino alla postazione. A distanza di cinque minuti, e di poco piu' di 6 Km, l'automobilista e' stato multato due volte per la stessa violazione …. ed e' stato "fortunato" -ci si consenta il sarcasmo- che quel giorno i vigili del Comune di San Miniato (che sulla superstrada viene dopo Lari) erano in tutt'altre faccende affaccendati.
Non chiediamo che le polizie municipali si coordino (cosa che, per la sicurezza di una superstrada sarebbe piu' che auspicabile … magari non affidandola ai vigili urbani, ma alla polizia) perche' sappiamo di chiedere la luna, ma una domanda la facciamo: perche' l'Autovelox viene piazzato in luoghi in cui non si puo' fermare chi commette la violazione? Andare oltre i limiti di velocita' non e' pericoloso al punto tale che occorrerebbe fermare il trasgressore, contestargli la violazione, e indurlo a procedere alla velocita' consentita? Un automobilista che continua ad andare ad una velocita' illegale, non e' un pericolo per la sicurezza stradale? Ci viene il dubbio che l'Autovelox sia usato piu' come strumento di introiti per le finanze comunali, che non come deterrente per l'insicurezza stradale, e che per molti Comuni, avere una superstrada accanto -come la Firenze/Livorno- rappresenti una manna. Su queste due multe, comunque, assisteremo l'automobilista in un ricorso al Prefetto.
Queste e altre, sono ragioni sufficienti per chiedere che tutta la politica sugli Autovelox -dagli aspetti tecnici a quelli logistici- sia rivista e venga applicata con
 
 
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