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ORARI DEI SUPERMERCATI A FIRENZE
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Comunicato 
20 agosto 1998 0:00
 


PER L'ADUC E' UN PRIMO POSITIVO TIMIDO PASSO, CHE PERO' NON SI DEVE ACCONTENTARE DI DEROGHE E CONCESSIONI, MA CHE DEVE TRASFORMARLE IN VERE E PROPRIE REGOLE.

Firenze, 20 Agosto 1998. I supermercati della catena Esselunga hanno chiesto di prolungare l'orario serale fino alle 22.
"Dopo che sabato 15 e domenica 16 agosto i consumatori hanno gradito una citta' viva, non privata dei suoi servizi, affollando i supermercati aperti di mattina, prolungare l'orario di chiusura serale non puo' che essere una naturale conseguenza, anche se, per il momento, e' ancora troppo timida".
Cosi' interviene il presidente nazionale dell'Aduc, Vincenzo Donvito, che continua: "L'obiettivo e' la totale delegificazione della materia, anche oltre quello che e' previsto dalla cosiddetta riforma Bersani. Perche' un esercizio commerciale non deve poter scegliere quando e come offrire i suoi servizi visto che la domanda e' altissima? La tutela dei lavoratori del settore, rispondera' qualcuno; un sistema di tutela arcaico e impostato sul potere di contrattazione del sindacato e non del lavoratore, rispondiamo noi, perche' ampliando l'orario di lavoro si amplieranno i posti di lavoro, ci sara' piu' flessibilita' e la contrattazione fara' veramente gli interessi del singolo, rispetto alle sue esigenze e non quelle esclusive del sindacato. Non solo, ma con l'ampliamento dell'orario non solo si favoriscono i consumatori, ma anche l'intera comunita': la congestione del traffico e degli stessi negozi nelle ore di punta, sarebbe attenuata, con risparmi di tempo e denaro per tutti. Non c'e' un solo argomento contro l'orario ampliato.
Il problema che si pone e' come far si' che cio' non sia solo una concessione, una deroga rispetto alla quale l'Amministrazione continua a conservare un potere discrezionale maggiore di chi usufruisce di questa deroga. Se tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge, e se un offerta di servizi come questa non lede alcun diritto del singolo o della comunita', non si capisce perche' l'Amministrazione debba avere questo potere. Controllate le condizioni di sicurezza e sanita', la funzione dell'Amministrazione dovrebbe esaurirsi, lasciando il passo alle scelte dei fornitori di servizi e dei consumatori.
Sapra' il Comune di Firenze muoversi in questo senso? Fara' si' che una rondine divenga primavera? O i poteri forti che vivono di queste deroghe e concessioni, interni ed esterni all'Amministrazione, avranno ancora il sopravvento, sulla pelle dei consumatori e di chi
 
 
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