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PROGRAMMI DEL NUOVO GOVERNO
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Comunicato 
17 ottobre 1998 0:00
 
UNA RICHIESTA AL PRESIDENTE INCARICATO: FACCIA FUNZIONARE I TRENI, E DOPO, IL RESTO VERRA' A CASCATA…. Firenze, 17 ottobre 1998. L'Aduc, per voce del suo presidente nazionale Vincenzo Donvito, ha rivolto alcune richieste al presidente incaricato on.Massimo D'Alema:
Le chiediamo qualcosa che potra' essere scambiato per "la luna", ma come gli esseri umani sono gia' stati piu' volte sul nostro satellite, crediamo che altrettanto possa accadere per la nostra richiesta, anche perche' abitualmente e' cosa che tutti desidererebbero.
Signor Presidente ce la fara' a imporre all'azienda Fs di cambiare radicalmente rotta? A guardare con gli occhi dell'utente e non solo del profitto aziendale e dei dipendenti? In parole povere: ce la fara' a farci prendere, da stazioni che siano luoghi di servizi e non recinti di pecore, un treno pulito che parta all'orario stabilito e arrivi puntuale, pagando il prezzo giusto? Non sappiamo se per ottenere questo occorra un centro-sinistra o un centro-centro o un centro-destra; lei e' un politico, on. D'Alema, e a lei spetta districare la complessa tela delle alleanze parlamentari che, nonostante i sistemi elettorali di cui ci siamo dotati, ancora sono necessarie a determinare maggioranze che governino, e a lei lo lasciamo fare. A noi, consumatori e utenti, ci interessa solo dare il giusto per avere altrettanto giusto, non una lira di piu', non una lira di meno. Fino ad oggi, compreso l'ultimo Governo, noi abbiamo sempre dato di piu', e sempre in cambio di un servizio che, via via, peggiorava. Lo abbiamo sempre detto, al controllore del treno come ai piu' alti dirigenti, ed abbiamo sempre avuto risposte con spallucce o promesse da "mercante".
Non ne possiamo piu', ci creda, e lo leggiamo sui volti di tutti coloro che sono costretti a questo disservizio, che', anche se sembrano rassegnati con lo sguardo nel vuoto, appena possono scaricano tutta la loro rabbia ingegnandosi a trovare il metodo per fregare a loro volta chi li costringe a questo calvario.
Si impegni a fondo, on. D'Alema, come esempio che qualcosa, quando si vuole, in questo Paese puo' funzionare. Un primo, non piccolo, passo e segnale perche' il famoso ingresso in Europa non sia solo uno slogan da sbandierare quando non si sa piu' cosa dire, perche' schiacciati dall'evidenza della disperazione della situazione.
Potremmo chiederle l'impegno anche su tante altre cose, dalle Poste che sono allo sfascio alla Sanita' sempre piu' irragiungibile dagli utenti, dagli aeroporti impossibili alla pubblica amministrazione sempre piu' nemica dei cittadini, dal Fisco esoso e incomprensibile …… ma chiediamo solo un segnale, un impegno a fondo su una cosa, perche' crediamo che l'effetto scintilla possa essere moltiplicatore di positivita'.
 
 
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