testata ADUC
PROSTITUZIONE
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
2 marzo 1998 0:00
 

COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC

PROSTITUZIONE E LEGALIZZAZIONE DELLO SFRUTTAMENTO. L'IPOCRISIA ATAVICA CHE ALIMENTA IL PROIBIZIONISMO NUOCE SOLO ALLA LIBERTA' DELL'INDIVIDUO E DEL MERCATO A VANTAGGIO DELLA DELINQUENZA.

Firenze, 2 Marzo 1998. Nel confronto su prostituzione e sfruttamento, sulle proposte di cooperative di lavoro, e sul mercato, interviene il presidente nazionale dell'Aduc, Vincenzo Donvito:
A ritmi ciclici, adoratori e detrattori della legge Merlin si confrontano, fanno accademia, arriva l'8 marzo, festa della donna, e la discussione raggiunge il culmine, e poi tutto probabilmente tornera' come prima, anche se Marco Pannella ha depositato un referendum in materia -e sarebbe si', una vera palestra di confronto- ma, si sa a Pannella -e tutto cio' che propone- e' meglio tenerlo clandestino, salvo poi dargli ragione in seguito.
Uno dei fiori all'occhiello dei nuovi detrattori della legge Merlin, e' la proposta di cooperative di lavoro per chi si prostituisce. E le ditte individuali? E le s.n.c.? E le prestazioni professionali saltuarie, o coordinate e continuate? Forse lucrare su se' stessi e' meno dignitoso di percepire uno stipendio come socio cooperante? O forse sono solo forme non controllabili dalla Lega delle cooperative, il sindacato onnivoro, e della liberta' del lavoro c'e' sempre da temere?
Non solo, ma la proposta delle coop ci appare anche anti-costituzionale, perche' se i tutti i cittadini sono uguali di fronte alla legge, non si capisce perche' chi sfrutta il proprio corpo prestandolo ad una catena di montaggio o ad un telaio, abbia piu' forme e metodi di farlo che non chi si prostituisce.
Crediamo che sia giusto che la legge e lo Stato tutelino i piu' deboli e li aiutino maggiormente per garantire l'uguaglianza di diritti, ma chi l'ha detto che chi si prostituisce e' piu' debole, chi l'ha detto che abbia bisogno di tutela? E' proprio quando c'e' il proibizionismo sullo sfruttamento economico che si creano vittime e debolezze, e si alimentano forme illegali e delinquenziali di tutela.
Ma perche' ci deve essere una legge che impedisce ad una persona, senza fare male ad altri, di fare cio' che vuole di se' stessi? O forse qualcuno crede che una prestazione sessuale possa fare male, e spaccia questo suo convincimento come bene per la comunita'?
Ogni legge sulla materia dovrebbe essere abolita. Le donne e gli uomini che si prostituiscono dovrebbero avere gli stessi diritti e doveri degli altri lavoratori. Le forme legali per reprimere gli abusi gia' esistono. Continuando come oggi, si alimenta solo il mercato clandestino e pericoloso, sia in termini di ordine pubblico che sanitario
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
AVVERTENZE. Quotidiano dell'Aduc registrato al Tribunale di Firenze n. 5761/10.
Direttore Domenico Murrone
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS