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Comunicato 
22 marzo 2001 0:00
 


SONO PREVISTI 3 MILIARDI PER UNGERE LE ASSOCIAZIONI DI CONSUMATORI, PERCHE' FAVORISCANO ASSICURAZIONI E MINISTERO DELL'INDUSTRIA. Firenze, 22 marzo 2001. Il ministero dell'Industria ha fatto sapere che la settimana prossima saranno presentate alle associazioni di consumatori che fanno parte del Consiglio nazionale presso i suoi uffici (di cui l'Aduc si onora di non farne parte), le risorse necessarie (3 miliardi di lire) per un programma di informazione e di assistenza ai consumatori sulle tariffe assicurative. Le societa' assicurative, inoltre, dovranno comunicare al Consiglio nazionale dei consumatori le tariffe praticate, in modo che le stesse associazioni potranno promuovere quelle compagnie che praticheranno i prezzi piu' bassi.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Dopo il blocco delle tariffe per un anno (che scadra' il prossimo 31 marzo), ecco che il Governo si appresta a distinguersi con un'altra inutilita' che arrechera' solo danni, ai consumatori quanto alle compagnie e, alla fine, a tutta la comunita'. Il blocco delle tariffe e' servito solo a rimandare il problema di un anno, aggravandolo perche' le parti sono piu' indisponibili: gli assicuratori perche' hanno avuto i prezzi bloccati e i consumatori perche' i prezzi erano bloccati quando ormai erano alti. Con in mezzo l'unica cosa sensata che ci poteva essere: la multa di 700 miliardi comminata nello scorso luglio a quasi tutte le assicurazioni per aver costituito un cartello di controllo del mercato, ma che per ora e' lettera morta perche' si aspettano i risultati dei ricorsi fatti dalle stesse assicurazioni.
Ci pare di capire, con le informazioni di cui disponiamo, che le associazioni di consumatori che fanno parte del Consiglio nazionale (e che quindi hanno accettato di farsi dirigere dalla stessa loro controparte, il ministero dell'Industria) hanno trovato un metodo per farsi elargire soldi a pioggia, per svolgere una funzione di cui non si stente alcuna utilita': ve l'immaginate un'associazione di consumatori che, una volta conosciuti i prezzi, invita le persone ad assicurarsi con questa piuttosto che con quell'altra compagnia? Chi gli fara' fede? E chi non ci dice che, per quest'opera di propaganda non saranno altrettanto prezzolate da compagnie interessate che, ad arte, proporranno prezzi piu' bassi? L'anomalia sta proprio qui, nel fatto che di questa propaganda non se ne sente alcun bisogno, perche' e' piu' che logico che le stesse assicurazioni sono interessate a propagandare il loro prodotto per cercare di venderlo meglio, e se questo servizio gli viene offerto gratuitamente da chi dovrebbe avere piu' credenziali verso i clienti finali, rinunceranno a farlo, pagando chi glielo garantisce meglio.
Non sarebbe stato meglio, per esempio, diminuire l'imposizione fiscale sui prodotti assicurativi, per assicuratori e per consumatori, e lasciare che fosse il mercato a decidere?
Questi 3 miliardi sono spesi proprio male, perche', tra l'altro, non garantiscono in alcun modo che le compagnie continuino a fare cartelli monopolistici, che e' il nodo del problema su cui il ministero dovrebbe lavorare di concerto con l'Autorita' Antitrust, facilitando, inoltre, l'accesso sul mercato a quelle compagnie straniere che fino ad oggi sono rimaste fuori perche' impedite.
Ma intanto ci teniamo l'Isvap (sulle cui funzioni in molti si stanno chiedendo quali siano), a cui oggi si aggiunge il carrozzone delle associazioni di consumatori del Consiglio nazionale, ormai configurate come cinghia di trasmissione delle compagnie assicurative e del ministero.
 
 
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