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RELAZIONE CORTE DEI CONTI SU ATTIVITA’ MINISTERO DELLE FINANZE
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Comunicato 
13 agosto 1998 0:00
 


PER L’ADUC SONO DATI CHE DEVONO FARE MOLTO RIFLETTERE: C’E’ DA RIPENSARE TUTTO IL SISTEMA D’IMPOSIZIONE FISCALE, FACENDOLO AVVICINARE AL CITTADINO. IL RECUPERO DELL’EVASIONE NON PUO’ CONTINUARE AD ESSERE LA CENTRALITA’ DI OGNI POLITICA: DIMINUIRE LE TASSE PER INVOGLIARE A PAGARLE.

Firenze, 13 Agosto 1998. La Corte dei Conti ha presentato la relazione sull’attivita’ del Ministero delle Finanze nel 1997. Stanare l’evasione costa quanto viene recuperato, e gli uffici Iva e del Registro hanno "costi diretti superiori alle riscossioni che originano dalla loro attivita’". Gli unici in attivo sono all’ufficio imposte dirette, con una rapporto spesa/riscossioni pari al 51,3%.
"Non sappiamo se questi dati vengono comunicati in questi giorni per far si’ che pochi o nessuno se ne accorgano –e la malizia non puo’ non esserci visto i molti precedenti- ma sono dati forniti dal massimo organo di controllo contabile dello Stato, non da un partito di opposizione o da un gruppo eversivo". Cosi’ interviene Vincenzo Donvito, presidente nazionale dell’Aduc, che continua: "L’ironia, con determinazione, sarebbe semplice: aboliamo le tasse indirette! Ma la questione e’ meno semplice di quel che appare, e nello stesso tempo e’ piu’ tragica e pericolosa. Sapete perche’? Semplicemente perche’ sono numeri che esauriranno la loro funzione nei commenti ferragostani, e non ci sara’ ministro Visco o chi per lui, che ci fara’ sopra una riflessione piu’ articolata. Lo smantellamento dell’attuale sistema impositivo –che i numeri ci dicono non funzionare- comporterebbe lo smantellamento di una rete di consensi e di ricatti che –quasi unici e originali nel contesto mondiale- ha fatto si’ che l’Italia, pur in queste condizioni fosse nel gruppo dei G7 prima, e nel gruppo di partenza della moneta Euro, poi.
Dal nostro osservatorio di utenti e consumatori, abituati a denunciare tasse sulle tasse (come l’Iva sull’Iva nell’erogazione dei servizi), multe sulle multe (come nel caso dei condoni edilizi), scadenze fiscali che sono sempre perentorie per il contribuente e ordinatorie per lo Stato … dal nostro osservatorio siamo in grado di dare un contributo e uno stimolo. Visto il fiasco del Fisco (che oggi registra anche il primo consistente arresto del progetto di lotta all’evasione delle Finanze, con il flop del concorso anti-evasione dove gli ammessi, su 2400 posti, sono stati solo 16), considerato il contesto di un sistema che crea sempre piu’ evasori fiscali, nella prossima Finanziaria si potrebbe invertire il cammino: investire minimamente sul recupero, e massicciamente per l’assottigliamento dell’esistente, in particolare per le imposte indirette. Il desiderio del contribuente medio di essere "in regola" non continuerebbe a scontrarsi con l’impossibilita’ economica e culturale di
 
 
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