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RISCOSSIONE TRIBUTI E AMMINISTRATI
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Comunicato 
28 settembre 1999 0:00
 

SE IL COMUNE CONTINUA COSI' SI TROVERA' CON IL VUOTO DI CONSENSI E L'ODIO CIVICO. CAMBIARE SUBITO DANDO FIDUCIA E NON PARTENDO DAL PRESUPPOSTO DI AVERE SEMPRE E COMUNQUE RAGIONE.

Firenze, 28 Settembre 1999. Quello che sta succedendo in questi giorni presso gli uffici della Infotirrena a Firenze, delegata dal Comune per la raccolta dei tributi, e' molto grave. Puo' diventare la classica goccia che fa traboccare il vaso … che e' colmo da tempo. Ed e' solo un esempio, in una citta' specifica, ma che trova riscontro, purtroppo, in quasi tutte le grandi e piccole citta' italiane.
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Il metodo e' decisamente pessimo e se non viene cambiato subito ne risentira' tutta la citta', perche' un'amministrazione che e' odiata dai suoi amministrati non vive quella serenita' senza la quale tutto diventa piu' difficile e provvisorio.
Se il Comune si accorge che alcuni conti non tornano, non puo' sempre pensare che siano gli amministrati a sbagliare, e obbligarli a dimostrare di essere dalla parte del giusto pena il nuovo pagamento della stessa imposta. E' un metodo che si avvale dell'arroganza di avere il potere, di fronte alla quale i metodi e i costi messi a disposizione per dimostrare che il Comune sbaglia sono spesso piu' esosi del ri-pagamento del tributo.
Se questo e' un metodo anche per dare lavoro alle aziende che vincono gli appalti, se potra' far tornare qualche numero nel giro di poco tempo, alla lunga non paga. Le amministrazioni -fintanto che ce lo concederanno- vivono anche del consenso di chi amministrano, non solo nei momenti delle promesse elettorali, ma anche nella messa in opera del loro mandato. Finora molti consensi -proprio perche' concentrati nel momento elettorale- li hanno presi sugli schieramenti ideologici (destra, sinistra, centro, e miscellanee degli stessi), ma non e' con l'ideologia che si amministra, e specialmente con l'ideologia di avere sempre e comunque ragione; c'e' bisogno di dubbi, di fronte ai quali -proprio perche' investiti di potere pubblico- e' sempre meglio rischiare di non avere ragione.
Se continuano cosi, l'unico risultato continuera' ad essere l'aumento del sommerso e l'allontanamento degli amministrati anche da quei pochi momenti in cui, con il voto, potrebbero incidere sulle future scelte delle citta' in cui vivono.
La giungla di oggi e' il risultato di anni di incapacita' e pessima amministrazione.
 
 
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