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SALSICCE E SALMONELLOSI ALLA COOP ALIMENTARE
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Comunicato 
27 settembre 1998 0:00
 

LA BUFALA DEI CONTROLLI E DI UNA CATENA CHE DICE DI ANDARE DAL PRODUTTORE AL CONSUMATORE.
COSA ASPETTANO I NAS?
I CONSUMATORI CAMBINO ABITUDINI O STIANO MOLTO ATTENTI.

Firenze, 27 Settembre 1998. Lo scandalo delle salsicce con la salmonellosi vendute in un supermercato della Coop a Firenze e che hanno mandato all'ospedale alcune persone, portano alcune riflessioni. A parlare e' Vincenzo Donvito, presidente nazionale dell'Aduc:
"La Coop alimentare dice di essere una catena che dal produttore va direttamente al consumatore, dice cioe' di produrre in prima persona cio' che vende. Il caso delle salsicce prodotte da un'azienda artigiana della provincia di Arezzo, ci dice che non e' vero. Ed e' una verita' che porta anche strascichi sanitari. Infatti e' singolare che un'azienda della grande distribuzione usi prodotti artigianali. Si sa che in questo settore non si possono controllare i prodotti uno per uno, ma a campione: una logica che puo' andare bene se la produzione avviene in proprio o viene fatta dall'industria, che si puo' permettere controlli continui e macchine sanitarie molto costose ed efficienti, ma che non da' garanzie quando l'impresa e' artigiana.
Un'altra cosa che preoccupa e' che le salsicce sono rimaste una settimana all'ospedale Meyer prima di essere esaminate. E' evidente che abbiamo una struttura sanitaria non in grado di far fronte alle emergenze; e sono proprio le emergenze quelle in cui ci si fa piu' male.
Infine la leggerezza dei consumatori ha dato il suo contributo. Alcune abitudini alimentari, come quella di mangiare la salsiccia cruda, vanno usate con molta attenzione. I batteri presenti nelle carni insaccate di oggi, sono molto diversi da quelli di quando i nonni ci avevano iniziato al piacere della salsiccia cruda, a maggior ragione se acquistiamo la salsiccia in grandi magazzini che, come il caso della Coop ha dimostrato, sono leggeri nelle scelte e nei controlli. E poi, la qualita', specialmente in un cibo crudo, e' rappresentata essenzialmente dalle materie prime che si usano: nella grande distribuzione non potranno mai essere di scelta particolare "come quella del salumaio amico di famiglia che fa gli insaccati per un ristretto numero di persone disposte a pagare molto"(ed e' qui, tra l'altro, che nascono certe abitudini dove il gusto e' rappresentato anche dal rischio).. Per questo conviene cambiare abitudini, o mangiare alcuni prodotti a rischio solo quando si conosce molto bene, e direttamente, origine e preparazione.
 
 
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