NON VALE PER CHI PRATICA LA RELIGIONE EBRAICA? COSI' LA PENSA IL COMITATO DI BIOETICA, CONTRO LA COSTITUZIONE E LA CONVIVENZA CIVICA.

Firenze, 25 Settembre 1998. Il Comitato di bioetica ha stabilito che il Servizio Sanitario Nazionale non potra' fornire gratuitamente l'intervento di circoncisione.
"Tutti uguali di fronte al Fisco, ma non al Diritto". Cosi' interviene Vincenzo Donvito, presidente nazionale dell'Aduc, che continua: "chi pratica la religione ebraica e' dunque un cittadino di serie B, perche' cio' che deve fare per osservare la sua religione non gli viene riconosciuto dallo Stato. C'e' puzza, lontana piu' che un miglio, di antiebraismo e antisionismo, nonche' affermazione arrogante del primato della dottrina cattolica apostolica romana su tutto cio' che riguarda la sfera umana, compreso il Diritto e la comunita'. E per capire meglio il contesto in cui si muovono gli azzeccagarbugli del Comitato di Bioetica, basti pensare che questa decisione e' stata presa nell'ambito di un pacchetto in cui sono compresi i provvedimenti contro le mutilazioni sessuali: un segnale di ignoranza e disprezzo dell'altrui diversita', e del diritto di convivenza civica tra diversi.
Una decisione che servira' solo a rendere ancora piu' grande la lontananza tra uguaglianza di fronte alla legge, diritti dei cittadini, e quella liberta' religiosa che -pur con mille contraddizioni- la nostra Costituzione riconosce.
Tutti pagano il SSN, indipendentemente dal proprio credo, ma proprio per questo credo vengono discriminati.
Non c'e' da vergognarsi di vivere sotto il dominio di questa cultura, ma c'e' solo da chiedere con forza che gli attuali membri del Comitato di Bioetica rimettano il loro mandato nelle mani di chi ha avuto fiducia nella loro scienza e saggezza, perche' mai piu' ci si pronunci su cio' che lede la liberta' dell'individuo.