Questa è la realtà che si vive nel centro storico. Un parco divertimenti di alto livello storico-artistico in cui vagare alla ricerca di un’anima che si percepisce soppressa dall’unto e dai fluidi turistici. Ben vengano questi ultimi, ma sembra che il vantaggio sia esclusivo di commercianti che fanno pagare tutto il doppio, come minimo. Certo, il Comune ha messo la tassa di soggiorno più alta che si potesse concepire, ma i soldi del Comune sembra che finiscano in una voragine dove, la spesa più intelligente (per loro), sembra quella destinata alla trappole di (quando ci sono) cartelli, semafori, corsie, ztl che, facendo cassa, dicono dovrebbero servire alla nostra mobilità in sicurezza (1).

Senza dover andare nei luoghi più estremi di degrado, come via de’ Neri, qualunque strada, canto, piazza, esercizio commerciale è un inno al consumismo, spesso di qualità infima con prezzi stellari.

Ciliegina sulla torta è la cancellazione sistematica degli studenti fuori sede che, quando va bene, si accontentato di farsi spellare in periferie più o meno estreme. Con un nocciolo duro che resiste in centro pagando 800 euro/mese per una stanza di 20mq con due letti a castello (2).

Certo,  Firenze fa anche tante cose nobili e utili, a parte l'onorificenza delle chiavi della città a Paesi forcaioli che le portano soldi, ma questo neo del centro storico come parco di divertimenti e del respingimento di residenti di ogni tipo, non è un fatto secondario. Una città va vissuta, non solo consumata con vuoto a perdere. 

Oggi è sempre più difficile questa vita.


1 - le multe 2022, 586mila, sono sette volte di più di quelle 2021, fiorentini impazziti? e il multificio è pratica per eccellenza di un’amministrazione arrogante e assente
2 - denuncia Sunia su La Nazione del 26/02/2023 e denuncia Unione Universitari
  CHI PAGA ADUC
l’associazione non percepisce ed è contraria ai finanziamenti pubblici (anche il 5 per mille)
La sua forza economica sono iscrizioni e contributi donati da chi la ritiene utile
DONA ORA