Buonasera, nel marzo del 2005 ho acquistato un appartamento, nell'atto notarile c'e' scritto che la domanda di abitabilita' era stata nel marzo 2004, che dopo otto giorni il comune ne sospendeva i termini per mancanza di condizioni per il rilascio (io ne sono venuto a conoscenza in data 29/12/2009). Successivamente all'atto ne chiedevo il rilascio di detto documento, tuttora non ancora rilasciato dal costruttore, e nell'occasione lo informavo dei problemi di umidita' e muffa all'interno dell'appartamento. Alla data di oggi ho scoperto che l'appartamento e' totalmente diverso dal progetto rilasciato dal comune
ed approvato dall'A.S.L. (non e' mai stata presentata variante, e/o concessione variante e/o sanatoria), mancano due finestre, ed il rapporto aeroilluminante, non e' di 1/8 come previsto dalla normativa di igiene ma, circa la meta', oltre ad altre mancanze, il vespaio nelle autorimesse, le bocche di lupo e la mancanza di isolamento termico nelle pareti e nel calpestio nell'appartamento, rilevate dal controllo dei documenti presenti in comune in allegato alla concessione edilizia rilasciata nel ottobre 2003, e le domanda di abitabilita'
inoltrata nel marzo 2004.
In data odierna ho inviato con R.R, lettera con diffida- al venditore costruttore- ad adempiere entro 90 giorni per risolvere il problema umidita' e muffa, ed al rilascio del certificato di abitabilita', e segnalare quanto sopra descritto. In questo caso c'e' risoluzione per "aluid pro alio". Un Vostro consiglio, grazie anticipatamente.
Eugenio, da Bolgare (BG)

Risposta:
ha fatto i passi giusti. Aspetti la risposta o la non-risposta del costruttore e non dimentichi di chiedere anche i danni per il fatto in se'. Eventualmente solo impegni scritti con date di scadenza per onorarli. Questa la nostra scheda sul Giudice di Pace per una eventuale conciliazione:
http://sosonline.aduc.it/scheda/giudice+pace_15959.php
Che se non dovesse dare risultato. dovra' proseguire in tribunale con avvocato visti gli importi in gioco.