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Agenzie Immobiliari
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Lettera 
1 febbraio 2010 0:00
 
Buonasera,
vorrei sottoporvi questo quesito, per il quale, se opportuno, potrei aprire una contestazione legale.
Ho appena firmato il compromesso (con registrazione) per una casa trovata tramite Agenzia. Dopo una serie di telefonate e appuntamenti andati a vuoto (per colpa del proprietario o dell'Agenzia in 20 giorni di tentativi) abbiamo deciso di andarcela a vedere da soli. Nel momento che abbiamo suonato alla porta e la signora proprietaria ci ha aperto, abbiamo scoperto che nella casa risiede un dipendente dell'Agenzia che ha messo in vendita l'appartamento.
Nel successivo incontro con il titolare io ho chiesto che venisse fatto uno sconto cospicuo sulla provvigione o addirittura fosse eliminata del tutto in quanto, secondo il mio parere, esiste un certo conflitto di interessi per un'Agenzia che vende gli immobili di cui sono proprietari gli stessi Agenti.
Il titolare ci ha detto che la casa non apparteneva al titolare ma a un dipendente quindi la provvigione è dovuta come in tutti gli altri casi. Io invece penso che la mediazione, in questo caso, non sussista perchè è solo una scelta del professionista che sa già il prezzo a cui è disposto e a cui conviene vendere e in più può esserci un segreto accordo sulla spartizione degli utili.
Vorrei sapere da voi se questa faccenda può essere oggetto di contestazione legale.
Grazie
Claudio, da Genova (GE)

Risposta:
in termini di legge non esiste nulla che vieti ad un'agenzia di accettare l'incarico di vendita di una proprieta' di un proprio dipendente/socio o conoscente. Le sue supposizioni, per quanto fondate, rimangono tali se non dimostrate e, anche in questo caso, evidenziando il danno per l'acquirente.
 
 
 
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