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Agevolazioni prima casa
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Lettera 
14 dicembre 2009 0:00
 
io e mia moglie abbiamo acquistato un'abitazione nel comune di Rieti usufruendo delle agevolazioni fiscali per l'acquisto della prima casa (DPR n. 131 1986).
- l'immobile non rientra tra le categorie definibili di lusso
- si trova nello stesso comune nel quale entrambi avevamo e abbiamo la residenza
- né io né mia moglie eravamo né siamo titolari di diritti di proprietà ecc. relativamente ad altre abitazioni per le quali avessimo goduto di agevolazioni "prima casa"
L'Agenzia delle entrate competente ci contesta però il seguente fatto:
al momento dell'acquisto sia io che mia moglie, indipendentemente, risultavamo in possesso di una quota dell'immobile abitato dal rispettivo genitore rimasto in vita, al pari dei rispettivi fratelli (spettante per diritti di successione di genitore defunto)
Chiedo gentilmente se la situazione, stando a quanto leggo in altro articolo su questo sito, si possa riassumere nei seguenti termini e se sia corretta la mia interpretazione:
io e mia moglie siamo sì comproprietari, ma ognuno con i propri fratelli e genitori, laddove mi sembra di capire che la norma sia restrittiva solo nel caso in cui la comproprietà risulti da comunione dei beni tra i coniugi che, di fatto, godono insieme del 100% della proprietà. Se così fosse, contrariamente a quanto affermato dal responsabile del provvedimento, il quale sostiene che il "possesso a qualsiasi titolo" preclude i benefici, esistono vie per evitare lungaggini legali, laddove l'evidenza dell'errore da parte dell'ufficio sia facilmente documentabile? Quali norme possono essere citate?
Grazie per la cortese attenzione
Fabio, da Rieti (RI)

Risposta:
ci spiace, ma crediamo che l'interpretazione dell'Agenzia delle entrate rispecchi la legge.
 
 
 
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