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atto cessione immobile e dichiarazione liberatoria amministrazione condominio
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Lettera 
8 dicembre 2023 0:00
 
Buongiorno, sono venditore di un box per il cui atto il Notaio richiede/pretende la "Liberatoria" da parte dell'Amministrazione Condominiale. Dato che tutte le spese a consuntivo 2022 sono state da tempo saldate e che sono state pagate in anticipo quelle dell'intero preventivo 2023 (bilancio per anno solare), "ritengo" di essere in grado di dimostrare "sotto la mia completa responsabilità" che nulla sia dovuto alla data del rogito (19.12.2023), salvo conguagli a consuntivo e che quindi il balzello richiesto dall'Amministrazione Condominiale (60 euro oltre iva) siano "soldi buttati". Mi sono rifiutato di produrre questo inutile documento. Cosa può accadere ? Può il Notaio rifiutarsi di fare l'atto? Posso produrre, oltre alla dichiarazione sotto la mia responsabilità, altra documentazione a comprova che possa sostituire la "liberatoria" ?Ringrazio per una cortese urgente risposta. Grazie.
Cordiali saluti.
Antonio, dalla provincia di MI

Risposta:
la legge non obbliga il notaio ad inserire la liberatoria condominiale nel rogito, ma è una prassi consolidata che tutela l'acquirente. Il notaio che non ne facesse richiesta potrebbe, almeno in teoria, rispondere in parte nei confronti dell'acquirente se fosse costretto a farsi carico degli insoluti del venditore. L'acquirente, quindi, potrebbe legittimamente rifiutarsi di acquistare l'immobile se il venditore si rifiuta di fornire l'attestazione dell'amministratore condominiale. E potrebbe, in via teorica, chiedere anche il risarcimento del danno causato dall'impossibilità di concludere l'affare.
Il nostro consiglio è di assecondare la richiesta del notaio. L'unica alternativa è trovare un acquirente (ed un notaio) che sono disposti a procedere senza quella attestazione.
 
 
 
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