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Condizionatore sul balcone.
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Lettera 
19 ottobre 2023 0:00
 
A seguito di una ristrutturazione parziale di un appartamento è stato aggiunto sul balcone privato una unità esterna (dimensioni standard) posto sopra quello già esistente che sta sul piano di calpestio del balcone e non visibile dall'esterno mentre il secondo è posto sopra ed è visibile dall'esterno. Il palazzo è in cortina alto 7 piani attorniato da palazzi altrettanto alti e costruiti con pannelli prefabbricati, il quartiere è in una zona limitrofa di Roma (Mostacciano) accanto al gran raccordo Anulare (questo per significare che non è una zona di pregio architettonico. Altri appartamenti hanno lo stesso problema ma hanno coperti gli apparati con espedienti (vetrate a pannelli con tendaggi, tendaggi occlusivi, grate. Nell'ultima Assemblea è stato segnalato e dato incarico all'Amministratore di richiamare gli interessati che detti apparecchi deturpano l'estetica del palazzo. Ritengo che, non avendo fatto segnalazione per le installazioni precedenti, il richiamo si riferisca al mio impianto fatto recentemente (un mese fa). Nel Regolamento di Condominio, che non è di tipo contrattuale, non ci sono limitazioni. Volevo sapere se l'impianto può essere considerato non conforme? Se ponendo una grata con rampicanti che copre l'apparato sia risolutivo, se esistono altre soluzione che evitino possibili rimostranze. Ringrazio e colgo l'occasione per porgere cordiali saluti.
Francesco, dalla provincia di ROMA

Risposta:
per prima cosa, non basta che sia visibile dall'esterno, ma deve impattare negativamente sulla facciata che dà sulla strada pubblica. Se è questo il suo caso, premesso che alla fine è solo un giudice che può stabilire se quelle unità sono effettivamente da rimuovere, il nostro consiglio è di proporre eventuali soluzioni da lei immaginate all'assemblea, che potrà scegliere quale più li aggrada. Non c'è una soluzione che la legge impone rispetto ad altre, tutto dipende dal contesto specifico e dai suoi co-condomini. In breve, anche se non necessariamente lei sarebbe costretto a rimuovere l'unità (dipende dalla valutazione di un giudice), il nostro consiglio è di proporre tutte le soluzioni alternative che ritiene opportune, lasciando che scelga l'assemblea (che poi non potrà certo venirsi più a lamentare per un intervento scelto in quella sede).
 
 
 
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