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Condominio - uso dell'impianto di riscaldamento
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Lettera 
1 dicembre 2009 0:00
 
Possiedo un mini appartamento in un condominio in montagna. Nella casa risiedono stabilmente due condomini, mentre gli altri alloggi vengono utilizzati come seconde case e sfruttati principalmente nei week end, nella stagione invernale. Quest'anno per la prima volta, volevamo trascorrere i mesi di settembre ed ottobre in quella casa, ma la temperatura interna non si riusciva a portare a più di 17°, con le stufette elettriche a disposizione. L'amministratore, sollecitato ad accendere il riscaldamento, ha risposto che l'assemblea aveva deliberato di iniziare ad accendere i termosifoni comunque non prima del 15 ottobre e possibilmente anche più avanti.
La località è in zona climatica "F", quindi mi risulta che si possa accendere il riscaldamento in qualsiasi momento, quando la temperatura scende sotto i 18°. Gli altri condomini stabili hanno optato per stufe a petrolio, ma io non mi fido e non trovo giusta questa soluzione. Cosa posso fare?
Cordiali saluti
Aldo, da Bolzano (BZ)

Risposta:
si tratta di una questione relativa alle modalità d'uso di un bene comune, quindi se non ci sono profili d'illegittimità della delibera può fare ben poco.
L'unica soluzione, tra l'altro dagli esiti incerti, sarebbe quella di rivolgersi al giudice di pace per ottenere un provvedimento d'accensione.
In ogni caso, potrebbe pensare al distacco dall'impianto laddove lo stesso non rechi pregiudizio al condominio. Sul punto legga questa sentenza:
http://www.civile.it/condominio/visual.php?num=67804
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Ha risposto Alessandro Gallucci: http://sosonline.aduc.it/info/gallucci.php
 
 
 
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