Salve
ho l’ufficio in una complesso (tipo prefabbricato) formato da due piccole strutture tutte di proprietà di un unica società.
Siamo in 7 attività tutti in affitto (1 parrucchiere, 1 laboratorio di cucina, 1 bar, 1 pizzeria, 1 dentista,1 assicuratore che non c’è quasi mai e noi che siamo una web Agency con due persone).
Abbiamo in comune acqua e gas che alimenta le pompe di calore e poi abbiamo la corrente sul quale ognuno di noi ha il proprio fornitore della corrente.
Il mio problema è che mi sono stati fatturato €1000 per consumo di acqua e a questo si aggiungono altri 150€ ogni mese per costi di corrente e trasporto.
Questi costi sono stati giustificati in questo modo:
- spese condominiali (ma non abbiamo un amministratore)
- costi di trasporto corrente ma non capisco il perché visto che li pago già con il mio fornitore (tra l’altro hanno anche i pannelli solari)
- pulizie (ok)
- ed infine (ma la più importante) è che i consumi di gas e acqua sono divisi tra tutti noi in base ai millesimali. In pratica io pago il consumo di acqua e gas del parrucchiere e degli altri e non lo trovò giusto.
Nel contratto c’è scritto che devo pagare i costi extra ma non mi aveva mai detto nello specifico di che costi si parlasse.
Quindi vi chiedo:
1- Posso contestare tutte le fatture relativi ai consumi?
2- so che posso staccarmi con acqua e corrente ma vi chiedo: i costi di attivazione per i nuovi contatori chi li paga io o il proprietario delle mura?
Grazie mille
P

Risposta:
se è il locatore che le addebita le spese, come previsto confusamente sul contratto locativo, dovra' intimare un adeguato e sollecito chiarimento delle voci indicate nel conteggio a suo carico, contrapponendo la sua interpretazione per una loro nuova modulazione. Si faccia per questo valere con una lettera raccomandata A/R o PEC di messa in mora
In merito agli oneri di distacco dagli impianti comuni, se cio' non e' previsto nel contratto e se accettati dal locatore, saranno a totale carico del conduttore.