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Problemi di riscaldamento
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Lettera 
17 febbraio 2010 0:00
 
Salve sono in condominio di circa 90 unità divise in 5 lotti sono due inverni che passo al freddo la temperatura nel mio appartamento non supera i 17 gradi l'anno scorso la ditta che ha l' appalto di manutenzione ha rotto per due volte nel mio appartamento cercando il guasto in inversione di tubi alla fine ha rimandato tutto all'estate 2009 e prendendo tempo con l'amministratore siamo arrivati a qust'inverno 2009-10 non sapendo come risolvere l'anomalia.Dopo varie telefonate e discussioni avevano proposto una pompa sulla tubazione di ritorno dell'acqua affermando che era l'unica soluzione (al costo di circa 2790,00 euro più iva) ma che strano non davano garanzie sul risultato.Al che ho insistito con l'amministratore affinchè portassi un termotecnico di mia fiducia a far una relazione tecnica dell'impianto. L'amministratore non voleva dicendo che lui era legato da un contratto con questa ditta di"incompetenti" dico io.La relazione di questa ditta escude a priori l'istallazione della pompa trovando delle anomalie nell'impianto di riscaldamento tipo saracinesche vecchie pompe che lavorano in contrapposizione, collettori di mandata e di ritorno dell'acqua ed eventuali valvole di bilanciamento sulle colonne per regolare i flussi di acqua calda. Le mie domande sono: 1) Ho il diritto di chiedere a titolo risarcimento danni il non pagamento oltre al riscaldamento anche delle spese condominiali, ed in più le spese di elettricità e gas sostenute per sopperire a queste negligenze dell'amministratore e della ditta in questione. riscaldare? 2) L'amministratore può interrompere il contratto anche se scade in aprile 2010, quando la ditta non è all'altezza di risolvere i problemi come si dimostrato? 3)A questa ditta può chiedere i danni? In attesa di un vostro cordiale riscontro, come comportarmi i più cordiali saluti
Angelo, da Milano

Risposta:
prima di tutto, vista la poca certezza della situazione le conviene far intervenire un tecnico di sua fiducia per far constatare l'(eventuale) inefficienza dell'impianto comune. L'amministratore non può impedirle le verifiche sulle parti comuni che proprio perchè tali sono anche sue. Solo allora potrà, se i risultati le danno ragione, intimare al condominio di sistemare l'impianto, portandolo alla piena efficienza e chiedere l'eventuale risarcimento del danno. In nessun caso, però, può sospendere il pagamento delle quote condominiali.
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Ha risposto Alessandro Gallucci: http://sosonline.aduc.it/info/gallucci.php
 
 
 
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