Salve, sono proprietaria di un appartamento in uno stabile formato da 8 appartamenti, di questi soltanto 3 sono completati ed abitati. Le restanti unità immobiliari sono allo stato grezzo, quindi senza impianti di alcun genere, soltanto con le mura perimetrali, prive di alcuna divisione interna ecc. Circa 10 anni fa, è stato installato un ascensore. Per venire incontro alla richieste di questi inquilini residenti nello stabile, tutti, nessuno escluso, abbiamo partecipato alle spese di installazione dello stesso. Tuttavia, ci accordammo allora che fin quando gli appartamenti non fossero stati completati e quindi non vi fosse stata un'utilità effettiva dell'ascensore, le spese di ordinaria amministrazione dello stesso erano a carico dei soli residenti. Così è stato per 10 anni, pur non avendo nulla scritto. Senonchè da gennaio 2010 i tre inquilini residenti dicono di essersi informati e che queste spese, in particolare quella relativa al "controllo per il buon uso", compete anche agli altri inquilini, pur non residenti e quindi sono stati già "generosi" per 10 anni. Non vi è alcun regolamento condominiale, nè amministratore. Mi chiedo: devo corrispondere queste spese? La giurisprudenza ha avvalorato in qualche caso una posizione simile alla mia? Come ben può immaginare anche gli altri condomini non residenti risentono di questa richiesta. Vi ringrazio per la cortese attenzione e vi saluto distintamente.
Maria Teresa, da Baronissi (SA)

Risposta:
in effetti trattandosi di bene comune le spese di conservazione dovrebbero essere divise tra tutti i condomini. Nel vostro caso, essendoci un accordo, anche se non scritto, esso dovrebbe valere fino alla sia sostituzione con uno nuovo. Visto il possibile contrasto che andrebbe a sorgere e l'incertezza della situazione vi conviene cercare un accordo con i residenti e questa volta metterlo per iscritto.
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Ha risposto Alessandro Gallucci: http://sosonline.aduc.it/info/gallucci.php