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Riscaldamento condominiale
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Lettera 
17 febbraio 2010 0:00
 
Da Alcuni anni abbiamo sostituito la caldaia dell'impianto centralizzato condominiale dotando Ogni termosifone di Rilevatore / Contatore per attribuire a
Ciascun Condomino l'effettivo costo / consumo. Si era stabilito, in fase di
assemblea, di addebitare quota fissa del 30%. Nella successiva assemblea si e' stabilito il 40% di quota fissa. Ho contestato questa decisione per due motivi:
1), aumentando il fisso si disincentiva l'uso corretto dei Termoregolatori; 2 chi come me, da un anno a questa parte ha l'appartamento non utilizzato, ne'
affittato si trova uno pagare PRATICAMENTE tanto Quanto chi usa il riscaldamento
in maniera impropria.
Cosa dice la legge in questo caso? La quota fissa ha un limite e in quale percentuale. Puo' essere stabilita criterio da uno dei condomini?
Grazie


Risposta:
la contabilizzazione del calore permette di individuare con certezza la quota di consumo, quindi la restante parte di spese e solo quella, salvo diverso accordo tra tutti i condomini, deve essere considerata fissa. Ogni assemblea che decida diversamente, senza l'unanimità dei consensi di tutti i condomini, è invalida.
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Ha risposto Alessandro Gallucci: http://sosonline.aduc.it/info/gallucci.php
 
 
 
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