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Utilizzo del tetto
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Lettera 
17 febbraio 2010 0:00
 
Credo che il quesito che pongo sia di interesse generale, quindi meritevole di venire approfondito e, spero, chiarito.
In rete non ho trovato risposte definite, ma solo interpretazioni discordanti.
In parole povere si tratta dell'utilizzo della superficie del tetto in un condominio.
Sotto riporto quanto ho dedotto dalle mie consultazioni. Ho anche chiesto a un paio di legali in via amichevole, con questi risultati.
La situazione particolare riguarda un piccolo condominio con sei appartamenti posti su due livelli, sotto ogni porzione di tetto ci sono due appartamenti con i relativi garage e una porzione delle scale condominiali.
Alcune sentenze della cassazione chiariscono che se alcuni condomini che condividono il tetto che copre le loro proprietà desiderano installare pannelli solari lo possono fare senza dover attendere il permesso degli altri. (ovviamente rispettando tutti i vincoli dell'amministrazione locale),
L'art. 1123 del C.C. stabilisce che le spese di manutenzione delle parti comuni di un condominio sono a carico dei condomini in base ai millesimi di proprietà.
Però nella prima parte dell'art. 1102 si stabilisce che il godimento delle parti comuni non è legato alla partecipazione alle spese in percentuale.
E ancora, il secondo comma dell'art. 1101 recita: - Il concorso dei partecipanti, tanto nei vantaggi quanto nei pesi della comunione, è in proporzione delle rispettive quote.
Concludendo, mi sembra che la situazione sia la seguente: il codice è stato fatto quando il tetto serviva solo per proteggere l'immobile dalle intemperie, e stante questa situazione va benissimo quanto previsto dalle norme, cioè considerare l'uso di un tetto analogamente al diritto di passaggio su una corte comune cui si affacciano dei garage. Direi che la cosa cambia radicalmente da quando il tetto può essere utilizzato per ottenere vantaggi economici, e ottenere calore o energia elettrica sono indubbiamente vantaggi economici. Per esempio, chi possiede più millesimi ha presumibilmente una casa più grande e quindi necessita di una maggiore quantità di calore o di energia elettrica, ottenibili, a parità di esposizione, da una maggiore superficie di tetto. Ho capito che adesso non si può sostenere una tesi del genere, almeno nei tempi utili per fruire degli incentivi statali. Per questo secondo me esiste un vuoto normativo, che sarebbe comunque utile chiarire, perché sono, e saranno sempre di più, i condomini con una superficie di tetto insufficiente per le esigenze di tutti i partecipanti.
E' chiaro che sto parlando di modifiche e integrazioni economicamente sostenibili sugli edifici esistenti, costruendo con alta qualità e da zero le esigenze energetiche crollano.
Ribadisco che non chiedo, né mi attendo, una risposta per il caso particolare, perché credo che qualche in proposito si dovrebbe legiferare o emettere sentenze, sostanzialmente getto un sasso nello stagno.
Saluti e grazie.
Furio, da Firenze (FI)

Risposta:
la nostra associazione non fornisce assistenza legale se non in casi particolari (ad esempio, cause innovative). Il nostro servizio consiste in consigli e consulenze su come farsi valere in giudizio da soli o con il proprio legale di fiducia.
Per l'approfondimento di tematiche d'interesse generale la rimandiamo alla nostra rubrica sul condominio, che nelle prossimi approfondimenti non mancherà di trattare le tematiche dell'utilizzazione delle parti comuni come il tetto.
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Ha risposto Alessandro Gallucci: http://sosonline.aduc.it/info/gallucci.php
 
 
 
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