Spett. ADUC,
sono proprietario per successione ereditaria del 50% di un fabbricato posto all'interno di una classica corte lombarda quindi non confinante con la proprietà pubblica. Per contrasti con l'altro proprietario l'immobile è di fatto inagibile ed è privo di manutenzione da circa 8 anni, tanto che stavo valutando una procedura di divisione giudiziale. Ora il Comune mi ha spedito una raccomandata in cui in maniera molto blanda mi invitava a verificare lo stato dell'immobile e a svolgere i lavori di manutenzione eventualmente necessari, firmata dal tecnico comunale. Visto il perdurare dei contrasti con l'altro erede è possibile che il Comune predisponga un intervento sostitutivo con addebito delle spese a nostro carico ed oltre a questo quali sanzioni possono esserci comminate? Volevo inoltre sapere se in caso di divisione giudiziale queste spese potevano essere inserite tra i debiti e saldate direttamente dal Giudice.
Grazie e cordiali saluti
Massimo, da Milano (MI)

Risposta:
il dovere di mantenere l'immobile in buono stato ha come interessato l'intera comunità nel cui ambito è ubicato l'immobile. Vale la pena ricordare che la responsabilità del proprietario dell’immobile e dell’amministratore di condominio, quale suo legale rappresentante ,oltre al livello civile e amministrativo, si estende anche al livello penale. In tal senso la norma di riferimento è l’art. 677 c.p. (Omissione di lavori in edifici o costruzioni che minacciano rovina). Il Sindaco titolare dei poteri in materia di ordinanze contingibili ed urgenti ha la facoltà di emanare un provvedimento che indichi misure idonee a rimediare ad una situazione quale quella descritta.
La fattispecie è anche regolata dall'art. 130 del c.d.s che prevede l'intervento del Comune, l'addebito delle spese al proprietario e le sanzioni da e. 419,00 ad e. 1682.
in caso di causa per divisione giudiziale, le spese possono essere inserite nella domanda e liquidate poi dal giudice.