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 ITALIA - ITALIA - Il governo lavora alla riforma del settore carburanti
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20 febbraio 2025 14:01
 
"Informo che stiamo lavorando a un progetto di riforma strutturale del settore dei carburanti. Abbiamo incontrato più volte tutte le associazioni, in questo ultimo anno e mezzo, e stiamo predisponendo un disegno di legge che prevede quello che i cittadini e i consumatori e soprattutto i gestori di rifornimenti attendono, cioè il riordino organico del settore". A confermarlo nell'Aula di Palazzo Madama è il sottosegretario al Made in Italy Massimo Bitonci rispondendo ad un'interrogazione del Pd, primo firmatario Andrea Martella, sul rincaro dei prezzi dei carburanti. "Il riordino - spiega l'esponente del governo - prevede sostanzialmente tre linee direttrici. La prima, riguarda la regolamentazione in maniera puntuale del regime delle autorizzazioni per l'attività di distribuzione dei carburanti, in modo da assicurare la necessaria qualificazione soggettiva dei gestori sul piano tecnico e morale. La seconda è l'esigenza di levare i livelli di tutela e protezione delle condizioni dei lavoratori all'esercizio di impresa degli operatori del settore, al fine di evitare situazioni di potenziale abuso di dipendenza economica nel rapporto tra i titolari degli impianti ed i fornitori ed i gestori degli impianti". Mentre, "la terza direttrice concerne l'esigenza di incentivare la bonifica e la riconversione degli impianti verso l'elettrico, favorendo la chiusura dei punti vendita obsoleti e inefficienti". "Su questo - osserva Bitonci - puntualizzo che abbiamo recuperato le risorse presso il Mase e che l'aggiornamento delle famose tre banche dati (quelle presso il Mase, il nostro Ministero e l'Agenzia delle dogane e dei monopoli) ha visto il coinvolgimento di tutte le strutture e una soluzione definitiva. Pertanto, c'è stato l'abbinamento delle tre banche dati e siamo riusciti a individuare in maniera puntuale anche il numero di tutti gli impianti che sono al di fuori della normativa vigente".
La riduzione strutturale dell'accisa sui carburanti "applicandosi di fatto alle sole imprese, risulterebbe incompatibile con quanto stabilito dalla disciplina unionale, che, in materia di tassazione di prodotti energetici ed elettricita', prevede l'applicazione di un'aliquota nazionale unica per prodotto e per uso", ha detto il sottosegretario. E comunque, "a una riduzione dell'accisa non necessariamente corrisponde una riduzione di pari valore del prezzo finale del prodotto, come, d'altro canto, da un incremento della tassazione non deriva un eguale aumento del prezzo finale. Pertanto, una nuova riduzione delle accise potrebbe essere presa in considerazione solo se vengono garantite politiche fiscali sostenibili per il bilancio statale e non si compromettano gli equilibri economici complessivi, al fine di evitare anche l'apertura di una eventuale procedura di infrazione unionale", ha chiarito Bitonci.
(ANSA+NOVA).
 
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