In linea di massima, gli anziani con malattie gravi sono curati peggio dei giovani. "Solo la meta' dei pazienti oltre i 75 anni, reduci da un attacco cardiaco, riceve una terapia adeguata. Sedute di logopedia, fisio- ed ergoterapia vengono prescritte con molta piu' parsimonia. E nelle strutture di lunga degenza, soltanto il 53% dei pazienti fruisce di farmaci anticoagulanti per prevenire attacchi di cuore. Non si puo' dunque parlare di iper-medicalizzazione, come si sente spesso lamentare", precisa JohannDonnis, primario del reparto neurologico del centro geriatrico Am Wienerwald. Un altro aspetto trascurato e' la terapia del dolore, cosi' importante per la qualita' della vita: c'e' scarsa attenzione per i dolori cronici e anche per quelli acuti; infatti, solo al 50% dei pazienti che ne avrebbero bisogno si prescrivono oppiacei.