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 USA - USA - Riflessioni e dubbi dopo il parto ottuplo in California
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Notizia 
2 febbraio 2009 0:00
 
Prima lo stupore, poi la domanda: come puo' accadere che una madre sola con sei figli riesca a convincere un ginecologo a farle fare un trattamento di fecondazione assistita? 
Arthur Caplan, presidente di Bioetica all'Universita' di Pennsylvania parla delle complicazioni dei parti multigemellari e del notevole impegno finanziario che comportano, non solo per la famiglia ma spesso anche per la societa'.
Lo scorso mese di marzo, la donna aveva avviato la procedura di fallimento privato per 981.371 dollari di debiti, in gran parte derivati da due case di sua proprieta' a Whittier. Ma una sua amica sostiene che la famiglia e' in grado di mantenere i 14 bambini, senza ricorrere a sussidi pubblici.
Dal canto suo, Jeffrey Steinberg, proprietario di tre centri di fecondazione medicalmente assistita -a Los Angeles, Las Vegas e New York- afferma: "Chi sono io per dire che sei sono il limite? Esistono persone che vogliono una grande famiglia".
Poiche' la clinica californiana non ha fornito dettagli, ne' il nome del medico responsabile, il quesito che i piu' si pongono e' come mai sia stato utilizzato un numero cosi' alto di embrioni.
La Societa' di Medicina Riproduttiva spiega che probabilmente sono state disattese le linee guida, le quali prevedono l'impianto di uno o due embrioni in donne sotto i 35 anni, e da tre a cinque oltre i 40. Se fossero stati impiantati otto embrioni in una volta, "cio' va molto al di la' delle nostre direttive", afferma il presidente Dale McClure. L'altra associazione, la Societa' Americana di Medicina Riproduttiva, minaccia di chiusura le cliniche che violano le linee guida. Ma sono solo direttive, senza forza di legge.
 
 
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