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 ITALIA - ITALIA - Droga ed estorsioni a studenti Firenze
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Notizia 
18 febbraio 2015 9:29
 
Per farsi dare i soldi dagli studenti, gli spacciatori arrestati ieri a Firenze dai carabinieri, picchiavano e minacciavano i loro giovanissimi clienti dopo averli fatti forzosamente salire in auto e portati 'a fare un giro'. Ma addirittura il gruppo criminale li ha accusati del furto di 5,5 chilogrammi di hashish che - invece - erano stati sequestrati nel corso delle indagini. La droga era stata nascosta in un cespuglio nei pressi del cimitero di San Piero a Sieve. E' quanto emerge fra gli episodi scoperti dalle indagini dei carabinieri su episodi di spaccio presso le scuole da cui emergono anche rapine ed estorsione. In alcuni casi i pusher arrivavano a chiedere i soldi direttamente ai genitori dei ragazzi, senza minacciarli, ma dicendo che dovevano pagare per i figli che avevano con loro un debito di droga. Almeno tre le vittime di estorsioni accertate finora, mentre le indagini proseguono. Sono un 17enne e due 18enni che frequentano scuole superiori di Firenze e Borgo San Lorenzo. Solo nei mesi scorsi hanno consegnato ai malviventi alcune centinaia di euro. Secondo quanto spiegato dai carabinieri, i pusher avevano creato "un fiorente commercio di droga leggera", "destinata a giovanissimi clienti". Almeno una decina i casi accertati di spaccio a ragazzini e ragazzine 17enni, studenti delle scuole superiori. Inoltre c'è una quindicina gli episodi di spaccio accertati a maggiorenni, di età compresa tra i 18 e i 27 anni, tre dei quali sono stati denunciati: uno per possesso di sostanze stupefacenti e due, che avrebbero tentato di coprire i pusher, per favoreggiamento personale. Nelle perquisizioni eseguite questa mattina sono stati perfino sequestrati una spada, una carabina ad aria compressa e alcuni bastoni. Al vertice del gruppo, secondo quanto accertato, un albanese di 26 anni, assistito da due fratelli gemelli di 20 anni di Firenze e da un 21enne del Mugello, tutti finiti in manette su disposizione del gip Paola Belsito.
 
 
 
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