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 ITALIA - ITALIA - Aborto. Concorsi per non-obiettori anche in Lombardia?
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29 marzo 2017 16:03
 
"Chiediamo di fare come nel Lazio: concorsi ad hoc per assumere medici non obiettori in modo da garantire in tutti gli ospedali lombardi la piena applicazione della legge 194". Questa la richiesta di Sara Valmaggi, vice presidente del Consiglio regionale della Lombardia e consigliera del partito democratico: "In una Regione in cui il 70% dei medici sono obiettori e in 6 strutture ospedaliere (di Iseo, Sondalo, Chiavenna, Gavardo, Gallarate, Oglio Po, ndr.) e' impossibile praticare l'interruzione volontaria di gravidanza, perche' il 100% dei ginecologi si rifiuta di attuarla, c'e' bisogno di misure straordinarie" ha proseguito la rappresentante dem a Palazzo Pirelli. L'appello e' stato lanciato questa mattina insieme al capogruppo del Pd in Regione, Enrico Brambilla, nel corso di una conferenza stampa in cui sono stati presentati i dati di un monitoraggio periodico fatto dal gruppo consiliare sulla situazione in Lombardia, con la richiesta al governo di proseguire un controllo costante e veritiero dell'applicazione della legge sulla Ivg, come previsto negli articoli 5, 7 e 8 del testo del 1978. Dal report emergono difficolta' oggettive per le donne che vivono sul territorio regionale a praticare l'aborto: e' infatti "burocraticamente complicato anche assumere la pillola RU486, in primo luogo perche' 33 strutture su 63 non la contemplano, e poi perche' le linee guida impongono tre giorni di ricovero - un'azione gravosa per i reparti - e tempi di prescrizione che spesso non collimano con quelli clinici per utilizzarla in modo efficace" ha aggiunto Valmaggi. Pertanto un altro dei provvedimenti richiesti all'amministrazione - visto che sono poi le Regioni ad applicare le direttive nazionali - e' di poter accorciare i tempi consentendo a chi sceglie la pillola abortiva di assumerla in day hospital. Fra i contraccettivi di emergenza segnalati nello studio, la EllaOne, cosiddetta pillola dei 5 giorni dopo, per la quale il Pd chiede l'acquisto generalizzato e facilitato, in linea con la scelta dell'Agenzia italiana del farmaco, che ha deciso di farla acquistare alle maggiorenni senza prescrizione ne' test di gravidanza. In Lombardia il numero degli aborti e' in calo costante come nel resto del Paese: un dato "preoccupante" secondo i promotori dell'indagine, che potrebbe essere collegato, da un lato, ad un aumento della contraccezione di emergenza - oltre 48mila le EllaOne vendute in Lombardia nel 2016 rispetto alle circa 4mila del 2014 - ma anche ad uno scoraggiamento delle donne che non trovano "strutture ben disposte". Per favorire l'applicazione di questo diritto si e' dovuto ricorrere ai medici "gettonisti e alla possibilita' di muovere gli operatori fra gli ospedali, ma non basta" ha concluso Valmaggi. 
 
 
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