Le donne musulmane che indossano il burqa e per questo motivo non trovano un impiego, in futuro non potranno più fruire dell'indennità di disoccupazione né di altri benefici sociali. E' la nuova regola adottata a Utrecht e Amsterdam, mentre in Parlamento il ministro per l'Integrazione e le questioni degli stranieri presenterà presto un disegno di legge che va nella stessa direzione. Eberhard van der Laan può contare sulla sua approvazione giacché la maggioranza dei partiti -dai cristianosociali ai liberali e ai socialisti- è d'accordo di proibire il velo integrale a scuola e nei luoghi di lavoro. La "lex-burqa" piace persino a molti musulmani liberali. "Siamo contenti che in questo Paese ci sia libertà di religione e che noi possiamo vivere la nostra liberamente. Ma se portare il burqa è causa di disoccupazione, non si può pretendere che la società finanzi la disoccupazione di chi lo indossa", ha spiegato Rasit Bal, presidente dell'organo Musulmani e Stato (CMO).