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Lotta al narcotraffico. Il corrotto Venezuela: rotta verso Europa e Usa
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Articolo di Redazione
27 settembre 2013 17:27
 
Il Venezuela e' considerato dall'Onu un Paese dove non ci sono coltivazioni illegali, ma -secondo alcuni analisti- i suoi ampi confini con la Colombia, la sua ubicazione strategica e i suoi alti livelli di corruzione, lo trasformano in uno scalo della rotta del narcotraffico verso Europa e Usa.
Lo scorso fine settimana, la polizia francese ha sequestrato svariate tonnellate di cocaina che erano giunte all'aeroporto di Parigi con un volo Air France proveniente da Caracas, uno dei casi piu' clamorosi in Francia, che ha gia' portato a 22 arresti, tra cui anche responsabili della compagnia aerea a Caracas.
Per gli esperti, questo nuovo caso mostra che il Venezuela e' un importante luogo di transito delle droghe prodotte essenzialmente in Colombia, Paese con cui condivide 2.200 chilometri di frontiera, e da cui passano gli stupefacenti provenienti anche da Peru' e Bolivia.
Queste tre nazioni sono le principali produttrici mondiali della foglia di coca, secondo i dati ONU del 2012.
E' frequente che vengano individuati carichi di alcaloidi che partono via aerea o marittima dal Venezuela verso l'Europa, specialmente in Spagna, principale porto di ingresso degli stupefacenti prodotti in America Latina.
Hernán Matute, esperto in questioni di narcotraffico, spiega come il Venezuela sia la rotta della droga grazie alla “sua ubicazione geografica, poiche' e' molto vulnerabile alle sue frontiere con Colombia e Brasile, che fanno controlli insufficienti, e per i suoi alti livelli di corruzione”.
Il Venezuela, con quasi tremila chilometri di coste sul mar dei Caraibi, e' una delle importanti rotte del narcotraffico: una passa dalle isole caraibiche, un'altra arriva in occidente dall'Africa e termina in Europa; e un'altra ancora passa dal Messico per i consumatori di Usa e Canada -dice Matute.
Altre rotte partono verso il Pacifico, soprattutto dall'Ecuador.
Il Venezuela sostiene che da quando ha espulso l'Amministrazione Antidroga degli Usa nel 2005, la sua strategia antinarcotici ha dato maggiori risultati, nonostante le critiche del Governo Usa che considera insufficienti le iniziative di Caracas in merito.
Dall'inizio del 2013, in Venezuela sono state sequestrate 30 tonnellate di droga.
E' una rete estesa
“Militari con attrezzature inadeguate non possono sequestrare da soli un carico di 1,3 tonnellate, del valore di 270 milioni di dollari. Dire di averlo fatto e' una cosa non vera, perche' una cosa del genere e' possibile solo con accordi tra vari corpi di polizia”, dice Bayardo Ramirez, ex-presidente della commissione nazionale contro l'uso illecito di droga (che non esiste piu').
“Siamo uno dei Paesi piu' corrotti del mondo”, aggiunge Ramirez, sottolineando come gli alti livelli di impunita' del Venezuela, lo rendono un Paese attrattivo per questo tipo di organizzazioni delinquenziali.
Secondo un indice della ONG Trasparenza Internazionale, diffuso lo scorso dicembre, il Venezuela occupa il 165mo posto di una lista di 176 Paesi per la lotta contro la corruzione.

(articolo di Prensa Libre, diffuso il 27/09/2013)
 
 
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