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Recensioni cinema-fiction. Delitti in Paradiso
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Articolo di Marco Solferini
6 maggio 2024 11:38
 
 Delitti in Paradiso è una serie di successo arrivata ormai alla 13ma stagione! Pilastro della tv inglese su BBC One e francese su France 2, in Italia arriva su Fox Crime per poi essere trasmessa con grande successo su Rai Due.

La sua forza attrattiva nasce dal fatto che chiunque guardi una puntata se la trova soddisfacente e probabilmente finirà per guardare anche tutte le altre.

L'idea di base è che un ispettore inglese di Scotland Yard approda in un isola dei tropici ex colonia francese ma per molti versi ancora di fatto più orientata allo stile di vita made in france per indagare sull'omicidio di un cittadino britannico. Il meticoloso e pignolo ispettore inglese rigorosamente in giacca e cravatta malgrado il clima, si confronta quindi con la più tollerante e solare Vice del posto di origini francesi. E' un contrasto che genera piacevolissime situazioni tra l'ironico e il goliardico. In quella che è chiaramente una scelta di clash culture sociologicamente attuali (delizioso il lungo confronto sui temporali laddove l'ispettore continua a magnificare il clima inglese a discapito di quello dell'isola fissandosi sul fatto che un vero temporale può essere soltanto quello in Inghilterra). 

Accanto a loro, ci sono una serie di personaggi complementari che formano il team della polizia locale di Honoré, capitale dell'isoletta di Saint Marie. Più una serie di personaggi locali, più o meno di spicco nella comunità.

I nomi sono tutti fittizi ma l'isola dovrebbe essere Guadaloupe e le serie dovrebbero essere state girate nel villaggio di Deshaies sull’isola di Basse-Terre, dove si trova il comando di polizia.

Ogni episodio narra un omicidio. Si comincia con l'antefatto e poi con l'inspiegabile modus operandi di un assassino che rimane misterioso fino al termine della puntata. Tutti gli episodi seguono lo stesso iter. Prima le indagini, centralizzate su di un gruppo di sospettati introdotti brevemente nell'antefatto e sviluppati successivamente poi la convocazione degli stessi per il gran finale in cui escludendoli o accusandone uno si arriva al colpevole. Ripercorrendo come si sono svolti i fatti e rivelando il movente.

La formula è un omaggio a numerosi classici al giallo nella letteratura (e secondo alcuni anche al celebre gioco da tavolo, Cluedo) e non si potrebbe non pensare per esempio alla grandissima Agatha Christie ma ciò che rende godibile la serie sono anzitutto le ambientazioni. Un paradiso terrestre dove la vita sembra compiacente con la felicità. Panorami e luoghi di assoluta bellezza. Uno stile di vita semplice, lontanissimo dai ritmi frenetici della città e che non le fa minimamente rimpiangere. Anzi..

Poi c'è la scelta di un umorismo dal carattere cordiale e gentile. La serie è un drama - comedy. Il team e l'ispettore cambiano periodicamente. Siamo al quarto: Richard Poole, Humphrey Goodman, Jack Mooney, Neville Parker. Ci sono degli avvicendamenti. Scelte di vita che li portano lontani dall'isola. Ciascuno di essi si stabilisce nella casa messa disposizione dal governo locale e che è bellissima, sulla spiaggia antistante all'oceano. Abitata solo da "Harry", una piccola e intelligente lucertola. Cambiano tutti nel team della polizia locale ma non il Commissario capo che rimane una costante quantunque non sia il protagonista. 

Nonostante ciò, tutti i partecipanti mantengono il loro carattere tendente al buonismo più amorevole e scontato. Riciclando la formula narrativa di base e senza che l'umorismo situazionale scada mai nel godereccio o volgare. Non ci sono eccessi. O ricorso alla violenza. Il loro modo di stare insieme, di fare squadra, pur dando atto di una gerarchia è lo stesso che hanno nello scherzare affrontando i problemi più comuni della vita. Questa scelta narrativa, cioè di una teatralità nel concepire la vita come qualcosa che viene, che arriva e si sviluppa contro cui non è saggio fare a pugni è il leit-motiv vincente della serie. I protagonisti stabiliscono un ottimo rapporto empatico con lo spettatore.

La scelta di continui intermezzi che valorizzano la storia dei vari membri, i caratteri salienti della loro personalità è premiante. Le puntate portano "letteralmente" lo spettatore sull'isoletta, per un giallo classico, dai contenuti predeterminati. Ma avvincente. Un’indagine. In un ambiente cordiale. A misura d'uomo. Le persone si aiutano, si comprendono e affrontano insieme quei piccoli ma insistenti problemi della vita più comune. Diventano amici. E come sfondo o locacation di questo microcosmo di rapporti umani: un paradiso terrestre.

Il successo di questa formula ripetuta ormai da tempo è stato tale che ha dato il via anche a degli speciali, fra cui quello natalizio o a puntate doppie con trame che richiamano eventi o personaggi del passato. Insomma, una sorta di grande Famiglia. Peraltro il successo della serie ha dato origine anche ad uno spin off "Beyond paradise". Nonché 4 romanzi del suo creatore. E una lunga serie di articoli sul settore "viaggi e vacanze" per quanto riguarda i luoghi.

Ogni ispettore inglese ha le sue fissazioni, debolezze, maniacalità e convinzioni. Ciascuno di loro lascia qualcosa sull'isola e ne riceve altro. Con l'eccezione del primo ispettore che diventerà anche uno dei casi da risolvere. Scelta che non si è poi riprodotta nel prosieguo delle serie.
Le indagini si basano su un metodo storico: interrogatori, raccolta di indizi, ricerca del movente. Pur senza rifiutare l'apporto delle tecniche fra cui quelle scientifiche l'approccio è molto lontano rispetto ad altre serie tv basate sulla tecnologia. Anche la violenza è trattata in maniera seria ma non atroce. Vero è che a monte di alcuni episodi ci sono fatti davvero spiacevoli e racconti anche macabri, che rivelano comportamenti abietti da parte dei criminali ma tutto ciò porta nel migliore dei casi al dramma senza scadere nell'esagerazione del thriller. 

Delitti in paradiso è un giallo assolutamente piacevole, rilassante e appassionante amabilmente condito con un umorismo gentile e romantico.
 
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