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Autovelox Firenze. Il Sindaco colga opportunità offerta dai cittadini: politiche efficaci per sicurezza stradale e non solo per casse comunali
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Comunicato 
12 febbraio 2011 11:08
 
 La débacle dell'amministrazione fiorentina di Matteo Renzi sugli autovelox dovrebbe innanzitutto:
- ricordarci che chi è deputato a vigilare sul rispetto delle regole deve egli stesso rispettare le regole;
- insegnarci che dinanzi a cittadini coscienti dei propri diritti -e determinati ad affermarli- il politico non può far finta di niente e negare l'evidenza, nella speranza che il problema sia dimenticato.
Grazie soprattutto al Web, oggi i cittadini possono organizzarsi e informarsi, senza dover necessariamente affidarsi al filtro dei media tradizionali, in alcuni casi condizionati dal potere politico.
Il problema della sicurezza sulle strade è reale e la velocità è una delle cause principali. Come combatterlo alla luce dell'illegittimità degli autovelox sui viali di Firenze?
Per prima cosa:
- sui viali la legge vieta gli autovelox senza la presenza del vigile. Nulla vieta che questo vigile ci sia. Il Comune potrebbe impiegare meglio le proprie risorse umane, magari assegnando qualche vigile alla bisogna, piuttosto che sottoutilizzarli facendo fare loro i pali -spesso in coppia- all'entrata delle aree pedonali, sostituendoli con avvisi luminosi come gia' ci sono in alcuni ingressi;
- si potrebbe così procedere anche al fermo immediato dei trasgressori, e quindi meglio prevenire gli incidenti: una cosa è essere multati immediatamente e difficilmente reiterare la violazione del codice, un'altra è non accorgersi di niente e ricevere le contravvenzioni a casa mesi dopo. La maggiore efficacia dissuasiva e educativa del fermo immediato è indubbia;
- inoltre, grazie alla presenza del vigile, si potrebbero punire anche altre pericolose infrazioni come cambi di corsia improvvisi, mancato rispetto della distanza di sicurezza, guida col cellulare, etc.
Il Comune potrebbe poi:
- investire per apportare modifiche ai viali e renderli effettivamente "strade di scorrimento". Gli attuali autovelox sarebbero “legalizzati” e i viali diverrebbero più sicuri: i parcheggi ai lati dovrebbero essere trasformati in aree chiuse con entrate e uscite concentrate. Chi guida sui viali sa bene quanto siano pericolosi i parcheggi attuali, accessibili da qualsiasi punto della carreggiata: la corsia di destra è spesso occupata improvvisamente da veicoli in manovra di parcheggio;
- adottare anche altre misure dissuasive della velocità, sperimentate da decenni oltralpe e solo ora timidamente utilizzate anche in Italia: dissuasori di velocità, attraversamenti pedonali rialzati, maggior uso della segnaletica luminosa.
Se l'obiettivo è giungere al rispetto dei limiti di velocità -compito fondamentale di una qualsivoglia amministrazione comunale- gli autovelox automatici a distanza sono solo uno dei tanti strumenti a disposizione. Certamente sono i più remunerativi per le casse comunali, ma neanche lontanamente i più efficaci.
Invece di annunciare ricorsi in appello a tappeto contro le sentenze dei giudici di pace, perseverando testardamente nei propri errori, il Sindaco potrebbe fare di necessità virtù e dimostrare con i fatti che il suo obiettivo è la sicurezza stradale e non solo quello di far cassa. E' stato eletto anche per questo.

Qui tutta la vicenda
 
 
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