IL COMUNE DI FIRENZE, CON LA SCUSA DEL PAESAGGIO, VIOLA LA LIBERTA' DI INFORMAZIONE Firenze, 15 Ottobre 1996. L'Assessore all'urbanistica al Comune di Firenze Enrico Bougleux si accinge ad emettere una ordinanza per limitare la possibilita' di installare antenne paraboliche sugli edifici "vincolati", per non compromettere l'estetica della citta'.
A questo proposito il Presidente dell'Aduc Vincenzo Donvito ha rilasciato la seguente dichiarazione:
La legge italiana ritiene che la liberta' di informazione sia cosi' meritevole di tutela da riconoscere a chiunque il diritto di installare una o piu' antenne radio-TV sul tetto della propria abitazione, e cio' anche contro la volonta' di tutti i condomini. Questo e' quanto la Corte di Cassazione ha piu' volte ribadito, in numerose sentenze che si richiamano all'art.21 della Costituzione.
Il Comune di Firenze pretende di essere miglior giudice della Corte di Cassazione e, per via amministrativa, vuole limitare la liberta' di informazione, calpestando le leggi dello Stato e la stessa Carta Costituzionale.
L'estetica della citta', compromessa in molte occasioni proprio per precise responsabilita' del Comune, appare come un comodo alibi per costringere meta' degli abitanti del centro storico ad avere il video parzialmente oscurato.
Chi ha la sfortuna di abitare in un edificio "vincolato" potra' vedere soltanto le reti nazionali che diffondono via etere, ma non potra' usufruire delle "pay per view" e, soprattutto, delle reti televisive straniere che trasmettono via satellite.
L'Italia vorrebbe entrare in Europa, ma la giunta Primicerio costringe i cittadini a restare vincolati all'orticello televisivo domestico.
L'ADUC si riserva di valutare se negli atti del Comune di Firenze possano ravvisarsi estremi di reato, nel qual caso non esitera' ad adire le vie giudiziarie.