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IL DISEGNO DI LEGGE SULLE UNIONI TRA CONVIVENTI
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Comunicato 
9 febbraio 2007 0:00
 

Roma, 9 Febbraio 2007. Dico e non Dico. Il disegno di legge sulle unioni, approvato ieri dal Governo, ne riassume nel nome, DI.CO, il significato. Un capolavoro di bizantinismo che proclama questo Governo come l'erede degli imperatori di Bisanzio. Discettiamo, insomma, del sesso degli angeli. Comprendiamo la difficolta' di chi vuole trovare soluzioni a realta' sociali e nello stesso tempo e' pressato da uno Stato estero teocratico, il Vaticano, che, al pari, anzi peggio, dell'Iran, vorrebbe imporre i dogmi della propria gerarchia al Governo e al Parlamento italiano, ma non possiamo giustificare il clericalismo genuflesso dei nostri rappresentanti istituzionali. Il Vaticano, ovvero il suo apparato gerarchico, ha avuto sempre posizioni di retroguardia: se la prese anche con l'egittologo Jean François Champollion, perche' sosteneva tesi sulla presenza di reperti archeologici antecedenti al periodo del diluvio universale (data fissata dalla Chiesa nel 2346 a.C., circa), che distrusse come punizione divina tutte le civilta' presenti all'epoca, e delle quali nulla poteva rimanere. Come e' andata a finire lo sappiamo, ma il Vaticano e le sue gerarchie continuano ad interferire in questioni che nulla hanno a che vedere con la fede e qualcuno glielo permette.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc
 
 
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