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EVASORI TASSA/CANONE RAI. PRONTI ALLA DENUNCIA CONTRO GLI ABUSI DEGLI ADDETTI RAI
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Comunicato 
8 agosto 2006 0:00
 

Firenze, 8 Agosto 2006. L'annuncio e' stato dato in pompa magna: la Rai ha incaricato la Guardia di Finanza di scovare gli evasori del canone della tv di Stato. Un annuncio di maniere forti ma che e' come se dicessero che il Fisco si avvale dei suoi poteri per il compito per cui esiste... perche' finora cosa ha fatto?
Ma la Rai e' consapevole di vivere con la tassa piu' odiata dagli italiani, usando metodi molto discutibili per gli accertamenti, strabordando nel codice penale. Per cui l'arroganza che da sempre la contraddistingue in materia, non poteva non manifestarsi anche in questo caso. Se aggiungiamo, poi, che tutto cio' avviene in un palese abuso di posizione dominante sul mercato (i suoi concorrenti percepiscono questa tassa?), nonostante il conforto di Corte Costituzionale e norme ad hoc, il mostro giuridico e normativo che ci troviamo di fronte si delinea meglio.
Abbiamo letto che la Rai ha fornito alla Guardia di Finanza gli elenchi degli evasori. Come sono ricavati questi elenchi?
A noi risulta che una serie di brutti ceffi
(in senso civico) circolano per le case delle persone, raccontando balle del tipo
- "il possesso di un pc anche senza scheda tv implica il pagamento del canone",
- oppure inventandosi mille scuse pur di violare la privacy delle persone intrufolandosi nelle loro case,
- oppure abusando della buona fede delle persone poco informate (e come dovrebbero esserlo visto che il concetto stesso di canone/abbonamento e' fuori del vocabolario della nostra lingua per il fatto di essere invece una tassa sul possesso) facendo firmare a improbabili parenti e vicini delle vittime dichiarazioni e ammissioni di possesso che farebbero vergognare la polizia segreta della vecchia Urss.
Sono questi gli elenchi che dovranno utilizzare i finanzieri?
Altro metodo che la Rai
usa per individuare i presunti evasori e' di considerare il cittadino che prende o cambia una residenza evasore di per se', e inviargli a casa lettere di intimazioni arroganti, anche se il cittadino replica di non possedere un apparecchio o di essere nel medesimo nucleo famigliare con chi gia' paga la tassa.
Noi ovviamente siamo contenti quando sentiamo che lo Stato cerca di scovare evasori fiscali. Anche in questo caso che vorremmo una abolizione tout-court di questa gabella: il Parlamento, magari dietro pressione civica dei contribuenti come con la nostra petizione online (clicca qui), dovrebbe occuparsi della materia. Ma non siamo contenti quando prendiamo atto dei metodi arroganti con cui si cerca di individuare gli evasori. Per noi il fine non giustifica i mezzi. E il rispetto che i cittadini devono portare allo Stato per il suo esser loro amici, ha un valore maggiore della fisiologica evasione in materia, i cui dati nessuno conosce, nonostante la Rai continui a raccontare balle: l'unica cosa certa e' che il 72,57% delle famiglie italiane paga questa tassa (e non e' poco visti i livelli di evasione in tutti i settori) e che non e' il 100% che dovrebbe pagarla.
Quando e se dagli annunci del muso duro si passera' ai fatti, invitiamo i contribuenti a segnalare e denunciare ogni abuso o reato: lo Stato non puo' abusare o commettere reati!
Vincenzo Donvito, presidente Aduc
 
 
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