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FS: PRIVATIZZARE CON UN REFERENDUM
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Comunicato 
19 gennaio 1997 0:00
 

FERROVIE DELLO STATO NEL CAOS.
PAGANO I SOLITI UTENTI. LO STATO E' COMPLICE.
PRIVATIZZARE CON UN REFERENDUM PRIMA CHE LA FARSA SI TRASFORMI IN DRAMMA COLLETTIVO. Firenze, 19 Gennaio 1997. Vincenzo Donvito, presidente nazionale dell'Aduc, e' intervenuto sul caos delle Fs e sulle sue possibili soluzioni. "La spirale dello sfascio del servizio delle Fs e' andata ben oltre il fondo: si sta ritorcendo contro gli stessi utenti/contribuenti, con la complicita' dello Stato.
Oltre alle ben note vicende drammatiche di questi giorni, si aggiunge ora lo sciopero dei macchinisti con il ritardo dei 150 Km/h. Uno sciopero che, gia' nei comunicati dei promotori, e' indicatore di cosa significhi per loro servizio e rapporto con gli utenti. I sindacati dei macchinisti scioperano per la "sicurezza dei macchinisti, dei lavoratori e dei passeggeri". E' emblematico che i passeggeri siano considerati solo all'ultimo posto: prima gli interessi della corporazione, poi gli utenti del servizio: una dimostrazione evidente di cosa per questi signori significhi servizio pubblico. E come se non bastasse, lo Stato, invece di arginare i disagi e correre subito ai ripari, convoca le parti non prima dell'inizio dell'agitazione, ma solo dopo che il servizio sara' gia' nel caos, quindi in posizione piu' forte per i sindacati e piu' debole per se stesso.
E' evidente che, da parte dello Stato, c'e' scarsa volonta' politica, e l'Aduc -a cui non interessa che lo Stato sia gestito da coalizioni dell'Ulivo o del Polo, ma solo che funzioni- non puo' non sottolineare la totale incapacita' di questo Stato di essere controparte nei confronti dei sabotatori del servizio ferroviario. I macchinisti e tutti gli altri che nei prossimi gironi scenderanno in sciopero sono dei veri e propri sabotatori, perche' di fronte alla palese difficolta' di una struttura fatiscente e stracarica di unitilita', non sanno far altro che aggravare la situazione, e solo per strappare migliori condizioni salariali alla loro corporazione.
Un servizio pubblico come dovrebbe essere quello delle Fs, ormai non e' piu' tale, E' solo diventato terreno di scontro di una fazione in lotta per il proprio interesse corporativo contro un'altra fazione -lo Stato- disposta a cedere e concedere tutto, indipendentemente dal contratto di servizio pubblico che ha stabilito con i cittadini. Il dramma collettivo e' orami alle porte.
In questa situazione non c'e' altra soluzione che rimuovere le parti. Per una -quella dei sindacati- ci pensano gia' da soli, suicidandosi, inimicandosi tutti gli utenti del servizio, da cui sono orami lontani e giustamente incompresi. Per la seconda -lo Stato- l'unica soluzione e' mandarlo via, e privatizzare il servizio.
E c'e' una sola soluzione. Il referendum. I cittadini devono prendere in mano una situazione che si sta ritorcendo contro se stessi, e imporre la sola soluzione possibile: mandare via i responsabili dello sfascio e provare con nuove soluzioni, la privatizzazione

 
 
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