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LIBERTA' DI COMMERCIO
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Comunicato 
18 dicembre 1996 0:00
 

SUPERMERCATI: LA DELIBERA APPROVATA DALLA REGIONE TOSCANA VIOLA LA LIBERTA' DI COMMERCIO E PENALIZZA I CONSUMATORI PRIVILEGIANDO LE SOLITE CATEGORIE PROTETTE.DOV'E' LA LEGGE REGIONALE PER IL DIRITTO AL CONSUMO? OLTRE CHE A MANTENERE UN UFFICIO INUTILE, A COSA SERVE QUESTA LEGGE? UNA NOTA DEL PRESIDENTE NAZIONALE DELL'ADUC. Firenze, 18 Dicembre 1996. La Regione Toscana ha approvato una delibera sulla grande distribuzione, il cosiddetto "piano per i supermercati".
Vincenzo Donvito, presidente nazionale dell'Aduc, ha rilasciato il seguente commento negativo:
"Chi paga? I soliti consumatori. Sempre loro, anche per sistemi di distribuzione (il piccolo dettaglio) che sono ampiamente superati dal mercato e dalla logica minima di un'economia libera. Questo, di fatto, il risultato dei vincoli, vincolini e impedimenti che il voto della Regione Toscana ha messo per l'espansione in regione dell'unica possibilita' che i consumatori hanno di avere prodotti economici, buoni e, soprattutto, di poter scegliere: i supermercati.
In linea con l'andazzo, per carita'. Due anni fa, grazie alle corporazioni suicide dei commercianti, riuscirono a far bocciare i referendum sulla liberta' di commercio, riconfermando una serie di vincoli che poi ogni Comune, di sua iniziativa, puntualmente viola: ma si sa, in Italia, Paese del non-diritto, si preferisce la concessione alla norma, l'arbitrato al diritto. E in questo caso non poteva essere altrimenti.
E intanto si viola la liberta' costituzionale di commercio e di impresa, privilegiando chi ha acquisito posizioni di rendita territoriale, e non chi -i consumatori- sono i soggetti principali.
E che dire della ennesima -per l'occasione- inutilita' della legge regionale sul diritto al consumo? Un sarcofago che serve solo a mantenere un ufficio che non svolge la tutela per cui e' preposto: altrimenti, perche' non sarebbe intervenuto in materia tutelando gli interessi e i diritti dei consumatori?
Storie di ordinaria follia, di un legislatore che si mette i fiori all'occhiello (la legge sul diritto al consumo), ma con il preciso intento di utilizzarla per sancire prassi e principi esattamente all'opposto.
Un'ultima nota di colore. I Verdi dicono che le limitazioni sono imposte perche' "la priorita' e' quella del commercio nei comuni montani". Tutti sanno, compresi i Verdi, che non verra' mai aperto un supermercato nelle localita' minori. L'apparente riserva per i comuni montani serve soltanto a limitare ulteriormente gli spazi della grande distribuzione nei centri maggiori, cioe' negli unici luoghi dove la grande distribuzione ha senso.
E per finire: a quando le leggi in deroga? Quando verranno emanate tutti saranno piu' contenti: i supermercati per le licenze derogate, i consumatori per i risparmi possibili,

 
 
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