testata ADUC
MILOSEVIC E' TRA NOI ED HA SCRITTO LE NOSTRE LEGGI
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
6 ottobre 2000 0:00
 


IN PARTICOLARE QUELLA PER LA PRESENTAZIONE DELLE LISTE ELETTORALI

Firenze, 6 ottobre 2000. Tutto il mondo si e' indignato perche' la Corte Costituzionale di Belgrado ha cercato di invalidare le elezioni della Jugoslavia, negando i principi base di un sistema democratico: le regole devono essere chiare fin dall'inizio e vanno rispettate fino alla conclusione del gioco.
Ma in Italia, il legislatore ha fatto di piu'. Per usare la stessa perifrasi jugoslava, potremmo dire che ha milosevizzato le leggi, in modo che anche la violazione piu' efferata di queste regole, quand'anche scoperta e sanzionata, non inficiasse un sistema costruito grazie a questa violazione.
Cosi' interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Stiamo parlando della legge elettorale, in particolare delle norme che sono alla base della formazione delle liste che poi, gli elettori, possono o meno votare.
L'occasione ci e' fornita da una indagine avviata dalla Procura di Latina che, in base al Decreto del Presidente della Repubblica del 16/03/1960 n.570, dovra' verificare l'esistenza o meno di un illecito commesso durante la raccolta di firme per la presentazione delle liste alle ultime elezioni regionali di quella circoscrizione: l'Ufficio Centrale Circoscrizionale ha comunicato a questa Procura i nominativi di 300 persone che avrebbero firmato per piu' di una lista elettorale.
Bene! Si potrebbe dire: la giustizia prima o poi arriva. Ma non e' cosi', perche' i risultati delle elezioni in cui hanno partecipato quelle liste che non avevano i requisiti per esserci (e che, anzi, li avevano acquisti in modo presumibilmente truffaldino) non sono in discussione: il vizio preliminare in fase di presentazione delle liste, non costituisce motivo invalidante per la successiva consultazione elettorale.
A questo punto e' evidente che, con il beneplacito della legge e un po' di soldi, chiunque puo' pagare alcune persone perche' firmino per una o piu' liste, coprendole con il denaro per le successive noie (se mai dovessero essere scoperte); non solo, ma se le firme sono di persone gia' decedute, i coinvolti saranno ancora meno e -sempre che vengano scoperti e individuati- i responsabili saranno ancora meno, e potranno guadagnare anche di piu'. Il gioco ne vale la candela, perche' si tratta di potere essere in lizza per scranni consiliari che fruttano centinaia di milioni al mese, e conseguenti poteri.
E' eccessivo il parallelo con Milosevic e i suoi tentativi di invalidare le elezioni? Noi crediamo che sia anche peggio, perche' almeno l'ex-presidente jugoslavo ci ha provato a cose mal riuscite, qui, invece, e' un sistema istituzionalizzato.
Il cittadino amministrato ringrazia il legislatore per questa ennesima dimostrazione di cosa sia governo della cosa pubblica e coscienza civica.
 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS