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MONOPOLIO DEI TABACCHI E PREVENZIONE SANITARIA
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Comunicato 
3 ottobre 2000 0:00
 


L'ANTITRUST, SU SEGNALAZIONE DELL'ADUC, APRE UN'INDAGINE SULLA LEGITTIMITA' DI UNA SITUAZIONE SCHIZOFRENICA E DANNOSA PER CONSUMATORI E IMPRENDITORI

Firenze, 3 ottobre 2000. Lo scorso 17 luglio, in pieno avvio della campagna antifumo del ministero della Sanita', con il ministro Veronesi che presentava le prime linee di quella che poi sarebbe diventata la proposta del Governo, abbiamo segnalato all'Antitrust la situazione schizofrenica che si stava delineando. Se lo Stato vuole credibilmente informare sui danni del tabacco, non potrebbe e non dovrebbe farlo dalla posizione di co-interessato in un business che si basa sull'aumento dei consumi dello stesso. Lo Stato, in questo modo, prenderebbe iniziative contrarie ai suoi interessi, sia in termini sanitari che economici. Una situazione confermata dal fatto che il processo di ristrutturazione in corso del monopolio di tabacchi -con una societa' per azioni in cui lo Stato e' unico socio- non apre il mercato, ma lo condiziona in modo pesantissimo per gli anni a venire, lasciando le cose come sono.
Un imprenditore unico, quindi, che viola la legge antitrust 287/90 e non fa gli interessi del Paese, da ogni punto di vista.
Cosi' il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito, commenta.
La pratica e' ora all'esame della Direzione Settoriale B dell'Autorita', e speriamo che abbia un iter spedito, non tanto perche' crediamo che questo Parlamento abbia urgenza di approvare le norme anti-tabacco (non e' da sottovalutare la lobbie economica e sindacale del tabacco di Stato) e questa situazione costituisce un impedimento, ma piu' che altro perche' si sta consumando l'ennesimo bufala della privatizzazione di un'attivita' monopolista solo cambiando le targhette sugli edifici, ma lasciando tutto nello stesso modo, a danno di consumatori e imprenditori.
 
 
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