Roma, 26 Gennaio 2001. Il fumo e' piu' rischioso della mucca pazza e l'Italia e' vittima della psicosi. Sono affermazioni, anche di firme prestigiose, che circolano sui media. C'e' solo una piccola differenza -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- ed e' quella relativa all'informazione: che di fumo si puo' morire e' noto a tutti (come di incidente automobilistico), ma chi compra la fettina dal macellaio non pensa che possa essere infetta, dal prione o da qualsiasi microorganismo, e che possa attentare alla propria salute o addirittura alla propria vita. La mamma, che nutre il figlio con amore, non ritiene di somministrargli un prodotto dannoso. Ha avuto quella fiducia che ora e' svanita. La cosiddetta psicosi, non e' altro che una sana reazione difensiva di fronte alle reticenze, alle furbizie, alle mezze verita', che in questi anni e mesi sono state dette sul fenomeno mucca pazza. Il fumo e l'automobile non sono indispensabili per vivere, il cibo si. E' ovvio. Perche' allora ci si preoccupa tanto della psicosi, dando del matto al consumatore e non del delinquente a chi ha consentito questo fenomeno? I tranquillizzatori di professione darebbero una fettina di cervello fritto ai propri figli? Noi proseguiamo con il nostro invito: non mangiate carne bovina.