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MUCCA PAZZA: L'ITALIA VITTIMA DELLA PSICOSI O DELLA DISINFORMAZIONE E DEGLI INTERESSI?
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Comunicato 
22 gennaio 2001 0:00
 



Roma, 22 gennaio 2001. Qualche mese fa, dopo giorni di prime, seconde e terze pagine di giornali, tg e servizi giornalistici, una indagine rivelo' che solo il 13% degli italiani aveva compreso i termini del problema mucca pazza. C'e' dunque qualcosa che non va nella informazione data ai cittadini -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- perche' il dato percentuale significa che si e' data molta importanza agli aspetti allarmistici e contestualmente alle assicurazioni governative, ovviamente smentite in rapida successione. Basta ricordare le notizie sui pericolosissimi bovini francesi, con relativi blocchi alle frontiere, e quelle tranquillizzanti sulla carne italiana sicura; sicurezza ovviamente naufragata sullo scoglio della mucca 103. Ora tocca alla bistecca fiorentina: non ci voleva molto a capire che il midollo spinale puo' essere infettato come il cervello, perche' entrambi fanno parte del sistema nervoso centrale. Ma i provvedimenti arrivano in ritardo, come al solito. La decisione europea di eliminare le parti a rischio doveva entrare in vigore dal 1 gennaio '98, ma e' stata resa operativa dall'ottobre scorso. Interessi politico-economici in gioco? E' evidente!
Ora c'e' e ci sara' il problema sangue umano, da noi evidenziato nel marzo '98 (vedere lo speciale mucca pazza sul nostro sito)   Il perche' e' semplice: il cervello e' sede principale della infezione ed e' ampiamente vascolarizzato. Cio' vuol dire che il sangue viene a contatto con il prione e lo immette in circolo. L'infezione puo' cosi' trasmettersi da uomo a uomo con le trasfusioni. Dobbiamo aspettare un scandalo Aids prima che il Governo decida provvedimenti?
Noi continuiamo a raccomandare ai consumatori di non mangiare carne bovina.
 
 
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