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MUCCA PAZZA: NON C'E' NESSUNA PSICOSI
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Comunicato 
24 gennaio 2001 0:00
 



Roma, 24 gennaio 2001. L'Aduc risponde al ministro della Sanita', Umberto Veronesi: non c'e' nessuna psicosi mucca pazza. E' invece una sanissima reazione difensiva -dichiara Primo Mastrantoni, segretario dell'Aduc- di fronte alla incapacita' di governo della situazione. Esempi? Ultimo la bistecca fiorentina, il cui osso continua ad essere al centro del gioco di responsabilita' nazionali e comunitarie. Le parti a rischio, che dovevano essere proibite dal 1 gennaio '98 ma che, grazie a compiacenti coperture, sono state bandite solo ad ottobre del 2000. La mucca 103 che in Italia non doveva esistere, a sentire le dichiarazioni dei ministri e finanche del Capo del Governo. Le farine animali che nelle stalle dei bovini non dovevano esserci fin dal '94 ma che nel '97 circolavano tranquillamente. E poi un Ministro che accusa la Ue di aver sottaciuto il problema, la quale risponde che sono stati i governi nazionali a non fare il loro dovere. Potremmo continuare ma ci fermiamo qui. Come si puo' affermare che il consumatore e' affetto da psicosi da mucca pazza? Ma pazzi o meglio furbi, non sono coloro che ci governano e che finanziano, il settore delle carni con i soldi del contribuente?
Intanto scatta l'allarme sangue e derivati infettati dal prione (allarme che l'Aduc aveva lanciato nel '97, vedere a questo proposito lo speciale mucca pazza sul nostro sito), che sara' il vero problema del futuro. Qualcuno ci sta pensando o aspettiamo il prossimo scandalo simil-Aids?
 
 
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