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IL NUOVO NUMERO DI STUPIDARIO PARLAMENTARE
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Comunicato 
2 ottobre 2000 0:00
 

IN QUESTA EDIZIONE: LE LEGGI SULLE DISCOTECHE IN ITALIA E LA CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL'UE

Firenze, 2 ottobre 2000. E' uscita la nuova edizione del quindicinale dell'Aduc "Stupidario Parlamentare": pubblicato sul sito dell'associazione e' curato da Donatella Poretti: un osservatorio sui lavori nelle Istituzioni in Europa, con particolare attenzione al Parlamento italiano e a quello europeo.
Alla quarta edizione, in questo numero si fa il quadro delle leggi sulle discoteche al Parlamento italiano, e sulla Carta Ue dei Diritti Fondamentali. Riportiamo un sunto dei rispettivi articoli di presentazione.
Discoteche. Il Parlamento del sabato sera: balletti poco onorevoli. Lanciati nella pista da sballo gli onorevoli John Stravolta sono riusciti a produrre le loro migliori prestazioni. Dopo aver pianto le solite lacrime di coccodrillo per le "stragi del sabato sera", si adoperano nell'unico modo a loro consono a legiferare: proibendo per legge cio' che non gli riesce impedire in altro modo. Cosi' si stabiliscono gli orari con "orario unico nazionale", alla faccia del fatto che e' specifica competenza locale. Quindi la musica diffusa con pause di quindici minuti ogni novanta, le luci stroboscopiche solo per 15 minuti ogni 30 e non puntandole sulle persone. I minorenni non potranno andare a ballare dopo le 22, e la temperatura interna sara' stabilita' per legge. Dopo NON aver definito come si balla, come ci si veste e quali discorsi sono ammessi e quali vietati, ogni tanto verranno diffuse comunicazioni sulle conseguenze di alcool e stupefacenti, e i gestori si dovranno trasformare in poliziotti contro lo sballo. A questo punto i ragazzi se ne saranno andati per forza alla ricerca di qualche rave party o festa privata (illegali) dove riuscire a finire la serata in modo decente.
CARTA DEI DIRITTI E DEI ROVESCI. Dopo aver letto questa Carta, la nostra speranza e' che estensori e limatori si ravvedano e, prima dell'approvazione definitiva, la sfrondino da qualche eccesso che gli e' sfuggito; anche per chiarirci se i principi sono tali oppure sono solo dei sottocapitoli di trattati gia' stipulati. Se si riconosce il diritto di religione, perche' precisare che include la libertà di cambiarla? A chi mai verrebbe in mente un'interpretazione diversa? Quando si vieta "qualsiasi discriminazione fondata sulla cittadinanza", e si specifica "fatte salve le disposizioni particolari contenute nei trattati stessi", ci fa sorgere non solo il dubbio che i trattati siano discriminatori, ma che la Carta dei Diritti accetti questa discriminazione senza problemi. Se "il lavoro minorile è vietato" perche' aggiungere "eccettuate deroghe limitate"? E' vietato o no? Chi deroga e chi limita?
Ma state tranquilli perche' "nelle politiche dell'Unione è garantito un livello elevato di protezione dei consumatori" sfuggendogli di specificare che la razza protetta in questione non e' in estinzione.
Dopo aver chiarito che non ci sono novita' rispetto ai trattati, agli estensori sorge un dubbio atroce, nonostante la ridondanza e la precisione (si e' sancito anche il diritto di cambiare idea): la Carta puo' essere interpretata a sfavore dei cittadini! Cosi' si stila l'art. 52 Livello di protezione: "Nessuna disposizione della presente Carta deve essere interpretata come limitativa o lesiva dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali riconosciuti".
Si chiude in modo grottesco, quasi a riconoscere che forse si e' ecceduto, con l'ultimo articolo, quello del "Divieto dell'abuso di diritto": non abusare dei diritti che ti abbiamo dato? Non abusare a cambiare religione, alla fine puo' darsi che diventi ateo... Non abusare del diritto di sposarti e di costituire una famiglia, ricordati che il divorzio costa e che siamo troppi su questa terra... Non abusare del diritto all'istruzione, tanto le leggi continuerai a non comprenderle...
 
 
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