testata ADUC
PAGAMENTO BOLLO AUTO
Scarica e stampa il PDF
Comunicato 
29 gennaio 1997 0:00
 

AL RUSH FINALE IL SOLITO MASSACRO ANNUALE. LO STATO NON SI FIDA DEL CITTADINO. L'ACI E' UN COLLO DI BOTTIGLIA. PERCHE' IL SISTEMA DI PAGAMENTO DEVE CONTINUARE AD ESSERE QUESTO? SEMPLIFICARE! Firenze, 29 Gennaio 1997. Scade a giorni il pagamento del bollo auto e la musica stonata si ripete.
Vincenzo Donvito -presidente nazionale dell'Aduc- fa notare che nulla di nuovo si registra anche quest'anno, nonostante le buone intenzioni e i soliti inutili provvedimenti. Allarmismo? Colpa degli utenti che vanno a pagare il bollo solo negli ultimi giorni? No! Perche' di fatto le code per i pagamenti all'Aci sono inenarrabili, e gli utenti -ammesso che ci fossero sistemi piu' civili di pagamento e riscossione- non sono informati.
Il problema -continua il presidente dell'Aduc- sta nell'impostazione del rapporto tra utente e Stato, e nella mediazione dell'Aci.
Lo Stato non ha fiducia nel cittadino, e quindi non consente che si possano compilare da soli i moduli in qualunque ufficio postale, e li obbliga ad usare i moduli personalizzati prestampati da ritirare all'Aci (come se poi, volendo, non si potrebbero contraffare anche quelli ....). Il cittadino sarebbe responsabile di fronte alla legge di avere reso o meno dichiarazioni e pagamenti falsi, e sarebbe sgravato del massacro civico e civile di questi giorni..
La mediazione dell'Aci, infine, e' di fatto un collo di bottiglia, perche' e' un servizio pubblico affidato ad un'associazione privata in regime di monopolio. L'Aci non puo' far fronte alla situazione con nuovi uffici e aumento di addetti, perche' sarebbe anti-economico, e gioca sul fatto che comunque l'utente si rivolge all'Aci perche' non ha alternative. Se invece fosse lo Stato ad occuparsene direttamente, cio' potrebbe anche non accadere, ma sicuramente non accadrebbe se l'Aci fosse in concorrenza con altri privati e fosse remunerata, con questi altri, rispetto al servizio reso: l'utente sceglierebbe da chi andare, e certamente andrebbe dove il servizio possa essere migliore.
Ma lo Stato ha un rapporto vessatorio con il cittadino/utente, e l'Aci e' ormai un carrozzone intoccabile di Stato.
Non si capisce -conclude Vincenzo Donvito- perche' lo Stato non debba usare sistemi di riscossione della tassa automobilistica come gia' fa in altri settori, dove e' il cittadino che versa direttamente i soldi allo Stato, magari dopo aver ricevuto una bolletta a casa. L'acquisto dell'auto potrebbe essere registrato direttamente, come avviene per un immobile, e la tassa pagata come avviene per l'Ici, la cui verifica di pagamento non avviene esponendo la ricevuta alla finestra: cosi' si eviterebbe anche che polizia, carabinieri e vigili urbani divengano esattori casuali di tasse evase.


 
 
COMUNICATI IN EVIDENZA
 
AVVERTENZE. Quotidiano dell'Aduc registrato al Tribunale di Firenze n. 5761/10.
Direttore Domenico Murrone
 
ADUC - Associazione Utenti e Consumatori APS