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PREZZI E SGRAVI FISCALI
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Comunicato 
3 ottobre 2000 0:00
 


CONFERMATO CHE IL GOVERNO STA SOLO MEGLIO ORGANIZZANDO IL SUO SISTEMA, MA NON FACENDO DIMINUIRE LE USCITE FISCALI DEGLI ITALIANI

Firenze, 3 Ottobre 2000. Continuano i vari commenti alla presentazione della legge Finanziaria, in particolare quelli che, di parte governativa, mettono l'accento sul risparmio complessivo per gli amministrati …. e i numeri che vengono proposti, sono innegabilmente in questo senso.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Avremmo voluto crederci, ma non e' stato possibile. E l'occasione ci e' data dalle stime del Tesoro, nei documenti allegati alla Finanziaria, nel settore dei cosiddetti prezzi controllati. Dove spiccano tutti quelli che sono oltre il livello di 2,3%, che e' il livello inflazionistico programmato. E non sono pochi e neanche secondari, perche' si va dai picchi del +10,9% del gas di erogazione, +10,2% di navigazione delle acque interne, +8,1% delle bollette elettriche, +5,1% dei rifiuti soldi urbani, +3,9% dei trasporti marittimi, +3,7% dell'acqua potabile, fino al +2,8% dei medicinali controllati e, dulcis in fundo, al +2,6% del canone/tassa Rai. L'unica percentuale in negativo e' quella delle tariffe telefoniche, con -2,8 (che non a caso e' uno dei settori di prezzi controllati dove l'Antitrust e' maggiormente intervenuta)
A questo aumento generalizzato dei prezzi cosiddetti controllati, dobbiamo aggiungere l'aumento di quelli non-controllati -carburanti prima di tutti- e di tutti gli altri che, di conseguenza, crescono in virtu' degli aumenti dei costi dei servizi primari, a cui fanno riferimento quasi tutti i prezzi controllati.
Oltre a questo c'e' la fiscalita' locale e regionale, che andrebbe analizzata citta' per citta' e regione per regione, ma che e' tutta in aumento, perche' lo Stato ha chiuso diverse erogazioni centralizzate, trasferendo diverse competenze alla periferia (quello che continuano a chiamare eufemisticamente federalismo).
E' evidente che cio' che il Governo ci sta raccontando sono bugie enormi, che' anche il piu' sprovveduto e fedele elettore dei partiti di cui lo stesso Governo e' espressione, non potrebbe vedere. Siamo in presenza di una ammodernamento del prelievo fiscale, trasferendo buona parte di esso dal sistema diretto a quello indiretto, con un aumento complessivo delle uscite per gli amministrati.
In teoria sarebbe un sistema piu' giusto, perche' farebbe pagare di piu' in base ai consumi e non al fatto stesso di esistere o di avere una proprieta', ma diventa maligno e truffaldino nel momento in cui viene mascherato e presentato come uno sgravio generale: un metodo tenace per perdere la fiducia dei consumatori e degli amministrati, trasformandoli in sudditi che non possono e non devono sapere, e allontanarli da quel rapporto di armonia tra dare ed avere su cui si dovrebbero basare le societa' moderne e libere.
 
 
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