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Quiz tv fasulli, numeri 899 e fregature, continuano nel disinteresse di quasi tutti
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Comunicato di Domenico Murrone
23 novembre 2010 12:11
 
 Continuano alla grande i quiz tv fasulli, quelli che facendo credere ai telespettatori di partecipare ad un gioco a premi, vendono loghi o suonerie, pagati nella bolletta telefonica tramite il meccanismo dei numeri 899 e 895. 
Lo spettatore si trova a rispondere a domande tipo: chi canta 'Non ho l'età', per (apparentemente) vincere qualche migliaio di euro. L'invito della conduttrice è di telefonare a numeri a pagamento (899 o 895). Chi lo fa, in realtà, non vince un bel niente, salvo 'acquistare senza saperlo' per un euro o più un contenuto multimediale (loghi, suonerie per cellulari). Una vera e propria fregatura, soprattutto per anziani e bambini.
Il bollettino diffuso ieri dell'Antitrust (che ha in corso le ennesime istruttorie) sanciva il blocco delle trasmissioni per due di questi quiz, uno in onda su La9 (Giocare) uno su Canale Italia (Quiz Time). Nonostante ciò, ieri sera, su Canale Italia le trasmissioni erano regolarmente in onda.
Nel provvedimento dell'Autorità per la concorrenza ed il mercato, datato 3 novembre, si legge:
Sotto il profilo del fumus boni iuris, gli elementi sopra descritti inducono a ritenere sussistenti prima facie le pratiche commerciali descritte.
E' da anni che va avanti così. È un piccolo grande scandalo nel disinteresse quasi generale, e l'azione dell'Antitrust è evidentemente inefficace, castrata dalle multe mignon che può imporre.

CONSIGLI
Denuncia all'Antitrust. Chiunque assista a trasmissioni analoghe a quelle descritte può direttamente denunciare la condotta commerciale scorretta all'Antitrust. Numero verde 800 166 661, avendo cura di appuntarsi: ora della trasmissione, nome del 'programma', stralci di quanto scritto sul video e detto dal conduttore.
Rettifica bolletta. In caso di addebiti in bolletta, si può chiedere il rimborso al gestore nel caso in cui al momento della telefonata non venisse detto il costo del servizio prima dell'inizio della fatturazione. Nel caso procedere con raccomandata di messa in mora e poi davanti al Corecom regionale.
 
 
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