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IL RITARDO ITALIANO SECONDO FAZIO
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Comunicato 
6 dicembre 1999 0:00
 


FINTANTO CHE LO STATO SARA' ONNIPRESENTE USANDO CONSUMATORI E RISPARMIATORI COME SUDDITI, IL RISPARMIO NON SARA' MAI UN INVESTIMENTO, MA SOLO UN PRESTITO

Firenze, 6 Dicembre 1999. Il Governatore della Banca d'Italia lancia stimoli per superare il ritardo italiano in materia di competitivita'.
Interviene il presidente dell'Aduc, Vincenzo Donvito.
Crediamo che il Governatore abbia ragione, ma non basta fermarsi ad enunciare i problemi e lasciare le possibili soluzioni alla fantasia di Governo e Parlamento. Questi due ultimi, sempre meno rappresentativi per maggioranza parlamentare -il primo, e per quantita' di corpo elettorale che partecipa alla sua elezione -il secondo, sembrano girare intorno ai problemi, mantenendo saldamente in mano il potere economico a chi gia' lo aveva prima, e non -come negli impegni presi a livello europeo- affidandoli a consumatori e risparmiatori attraverso il mercato.
Ci rendiamo conto che Antonio Fazio fa il Governatore della Banca d'Italia e non il capo del Governo del Paese, ma la situazione e' drammatica, e almeno il coraggio di individuare il nocciolo dei problemi, non dovrebbe venir meno.
E proprio in questi giorni si sta consumando la seconda sagra di questo nocciolo: la cosiddetta privatizzazione di Autostrade spa. Che segue quella di Fs, Poste, Agip, Enel e, in un certo senso, anche Telecom: tutti luoghi in cui lo Stato, per possesso totale con il braccio del Tesoro, o per presenza parziale ma con potere di golden share, ha saldamente tutto in mano.
E questa sarebbe privatizzazione e liberalizzazione? Quale ruolo svolgono i consumatori e i risparmiatori, se non quello di farsi guidare nel consumo e continuare a prestare soldi allo Stato, spostandoli dai Bot a questa o a quella azienda?
La trasformazione del risparmio in investimento -auspicata dal Governatore Fazio- stante la situazione attuale -normativa e di volonta' politica- non puo' esprimersi se non nel continuare a prestare soldi allo Stato. Quello stesso Stato che in passato ha dimostrato abbastanza ingratitudine verso chi, invece, aveva avuto fiducia in lui (qualcuno ricorda guadagni decenti con i Bot?).
Ma di questa situazione poco si parla, perche' -altrimenti- quella che chiamano euforia dei risparmiatori con code e sorteggi per l'assegnazione delle azioni della "privatizzata" del momento, verrebbe meno ai risultati auspicati da campagne pubblicitarie studiate ad arte: stiamo subendo in questi giorni quella di Autostrade spa, dopo la sbornia delle lucciole dell'Enel, che -visti i risultati delle azioni Enel sul mercato- dovrebbe far venire qualche dubbio rispetto alle certezze che il faccione e la sicurezza di Gigi Proietti cercano di inculcarci da piccoli schermi e grandi pagine.
 
 
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